Attualità - 22 aprile 2024, 11:38

Buco da sessantatré milioni nella sanità ligure, le opposizioni chiedono la chiusura di Alisa: “Va azzerata, è un carrozzone”

Ordine del giorno annunciato dal consigliere Luca Garibaldi (Pd - Articolo Uno): “Fallimento del modello di gestione della sanità della giunta Toti”

Buco da sessantatré milioni nella sanità ligure, le opposizioni chiedono la chiusura di Alisa: “Va azzerata, è un carrozzone”

Il consiglio regionale è chiamato oggi a votare la manovra da 63 milioni di euro per ripianare l’annunciato buco alla voce “sanità”. Una variazione al bilancio di previsione 2024-2026 che ha visto la giunta dirottare 35,5 milioni di euro dal finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e optare poi per il taglio di altri 28 milioni circa tra “organi istituzionali”, “statistica e sistemi informativi” (-1,1 milioni), “servizi istituzionali, generali e di gestione” (-1,7 milioni), “politica regionale unitaria per l’istruzione e e il diritto allo studio”, “istruzione e diritto allo studio”, “commercio, reti distributive, tutela dei consumatori”, “sviluppo economico e competitività”, “politica regionale unitaria per il lavoro e la formazione professionale” (-2 milioni), “agricoltura, sistemi agroalimentari, caccia e pesca” (-4 milioni) e altre voci.

Un’operazione che, come prevedibile, ha scatenato la vibrante protesta da parte delle opposizioni, con il consigliere Luca Garibaldi (Pd - Articolo Uno) che ha annunciato in consiglio un Ordine del Giorno per la chiusura di Alisa, l’Azienda Sanitaria di Regione Liguria nata nel 2016 con l’obiettivo di coordinare l’offerta sanitaria di tutta la regione. “Dovete ripianare un buco da 63 milioni di euro figlio delle mancate scelte politiche che avete fatto sulla sanità - ha detto Garibaldi in consiglio - questo è il fallimento del modello di gestione della sanità della giunta Toti ed è anche il fallimento della narrazione della giunta Toti. Alisa va azzerata, è un carrozzone. Va chiusa e dovete ripresentare un nuovo piano di governance della sanità”.

Anche voi, senza dirlo, state ammettendo la vostra Caporetto su Alisa - ha poi aggiungo Fabio Tosi, capogruppo M5S, nel presentare un altro ordine del giorno in merito - affidate la gestione dei conti e del controllo della sanità a un società di consulenza esterna. Con l’affidamento esterno voi commissariate Alisa e ne confermate il fallimento. Non ci resta che chiederne la chiusura”.

Stessa linea per Ferruccio Sansa: “Alisa, come ‘Asl 0’, avrebbe avuto senso, ma così c’è uno sperpero di denaro. Nel bilancio di Alisa le spese per le consulenze in ambito sanitario mettono insieme 25 milioni di euro all’anno. Cosa sono queste consulenze? Le spese per le consulenze interinali sono di 126 milioni di euro all’anno. Oggi si vota un disavanzo di 63 milioni di euro che è una bandiera bianca di resa. Vi chiediamo di smantellare questa sorta di ‘Circo Medrano’ della sanità che avete messo su”.

Pietro Zampedroni

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