Si è aperta oggi, alle ore 18, al Teatro Eco di Milano (via Fezzan, 11) la campagna elettorale della lista “Siamo Europei” alla presenza del segretario nazionale di Azione, Carlo Calenda, che ha introdotto i candidati che correranno per le elezioni europee dell’8 e del 9 giugno.
Presente tra i candidati di Azione anche Cristina Lodi, segretaria regionale di Azione Liguria, che ha sottoscritto ufficialmente la candidatura alle Europee e, durante l’incontro, ha presentato un intervento sul tema della ripresa socioeconomica: «Nel 2022, 95,3 milioni di persone nell’UE (il 22% della popolazione) secondo Eurostat erano a rischio di povertà o di esclusione sociale, ossia vivevano in famiglie che subivano almeno uno dei tre rischi di povertà e di esclusione sociale. Il dato è rimasto relativamente stabile rispetto al 2021 (95,4 milioni, il 22% della popolazione) – dichiara Cristina Lodi – Il Barometro europeo sulla povertà e sulla precarietà economica 2023 di Ipsos su 10 Paesi dell'Unione Europea, compresa l'Italia, ha denunciato a fine 2023 che il 48% teme di ritrovarsi in una situazione economica precaria nei prossimi mesi; il 51% si è infatti già trovato nella situazione di dover diminuire le spese almeno una volta negli ultimi sei mesi per salute, riscaldamento, cibo e trasporti.
Il 69% degli italiani è preoccupato dal rischio di trovarsi in una situazione di precarietà nel prossimo futuro. Il rischio di povertà o esclusione sociale è stato maggiore nell’UE per le donne, per i giovani adulti (piuttosto che per le persone di mezza età o anziane), per le persone con un basso livello di istruzione e, in particolare, per i disoccupati.
Nel 2021, il Parlamento europeo ha adottato nuove regole per affrontare la disoccupazione e la povertà nell'UE sulla scia della pandemia. Il Fondo sociale europeo+, rinnovato e semplificato, con particolare attenzione a bambini e giovani. Esso fonde una serie di fondi e programmi esistenti, mettendo in comune le loro risorse.
Azione si candida a far sì che il nuovo ciclo di programmazione comunitaria accompagni la ripresa socioeconomica dopo le crisi di questi anni, per garantire l'inclusione sociale attiva dei cittadini europei attraverso interventi e sostegni mirati in materia di occupazione, istruzione e mantenimento delle competenze sostenendo lavoratori, persone alla ricerca di un lavoro, politiche giovanili e di parità di genere, e in situazioni di svantaggio e di fragilità».