Cronaca - 05 maggio 2024, 14:48

Chiavari, derubava le sue vittime con la tecnica dell’abbraccio: arrestata

La donna, lo scorso settembre, aveva sottratto a un malcapitato signore un orologio del valore di ventimila euro. In manette anche il complice

Chiavari, derubava le sue vittime con la tecnica dell’abbraccio: arrestata

Avvicinava le sue vittime cogliendole di sorpresa con avance per poi abbracciarle improvvisamente e allontanarsi portando con sé la refurtiva come orologi, portafogli e preziosi.

Una vera e propria destrezza che ha lasciato decine di persone derubate.

Ma per la trentaquattrenne protagonista del furto avvenuto sul lungomare di Chiavari e per il suo complice, un trentacinquenne, le indagini dei Carabinieri sono costate a entrambi l’arresto.

A far partire le indagini, nel settembre scorso, la denuncia di un settantenne, turista lombardo in villeggiatura nella località levantina. 

L’uomo si trovava sul lungomare quando è stato avvicinato da una ragazza che gli ha fatto improvvise avance proponendogli un rapporto sessuale e toccandolo, lasciando l’uomo in imbarazzo. Al rifiuto del settantenne, la malintenzionata lo ha abbracciato prima di allontanarsi velocemente. Nemmeno il tempo di rendersi conto della situazione che l’uomo si accorge di essere stato derubato del suo orologio del valore di ventimila euro, ultima vittima del più classico dei metodi, quello della tecnica dell’abbraccio.

Questa tecnica è utilizzata in Italia da avvenenti e abili ladre che avvicinano una persona con una scusa qualsiasi e per ringraziarla o salutarla scelgono l’abbraccio derubando i malcapitati. 

I Carabinieri di Chiavari, terminata un’accurata indagine, hanno identificato l’autrice del furto, una trentaquattrenne residente in provincia di Milano che si era allontanata a bordo di un’auto, guidata da un complice.

A seguito delle risultanze dell’attività investigativa, la Procura della Repubblica di Genova emetteva ordinanza di custodia cautelare in carcere per la donna, che aveva precedenti penali specifici, ed obbligo di dimora in provincia di Milano con permanenza notturna nei confronti del rumeno. I due venivano, a seguito di ulteriori ricerche, individuati a Baranzate (Mi). La donna è stata portata nel carcere milanese di San Vittore.

Redazione

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