Sport - 05 maggio 2024, 14:00

Gila c'è, Gudmundsson e Vitinha no. Genoa a casa del Diavolo per uno sgambetto che sa di sogno

Decimo posto sempre più obbiettivo possibile dopo gli anticipi. Col Milan il tecnico annuncio l'accordo verbale per il proprio rinnovo ma avrà l'attacco dimezzato dall'influenza

Gila c'è, Gudmundsson si vedrà. Genoa a casa del Diavolo per uno sgambetto che sa di sogno

Foto Gabriele Siri

Continuare a sognare in quel decimo posto obbiettivo mai celato, seppur subordinato necessariamente e nella normale logica di una neopromossa alla salvezza, con qualche defezione circa la formazione e una certezza, per il futuro quanto meno dei prossimi due anni.

Ci sono stati sospiri di sollievo e fiati trattenuti nella settimana che ha portato il Genoa alla sfida odierna al Milan (ore 18, arbitro Prontera), occasione ghiotta non solo per agganciare il Monza e tallonare sempre più da vicino il Torino, ma anche per "vendicarsi" di una sconfitta dell'andata col contestato gol con fallo di mano di Pulisic che resta motivo di amarezza in una stagione fin qui più che buona, in un Meazza dove saranno oltre 3.500 i sostenitori rossoblù ai quali spetterà animare gli spalti visto lo sciopero del tifo organizzato rossonero con richiesta d'adesione estesa a tutti i supporters del Diavolo per avere chiarezza circa i progetti della società.

Quella medesima chiarezza i cui segnali sono arrivati dai diretti interessati, invece, a Villa Rostan. Il tema è quello del futuro di Alberto Gilardino, e stavolta in conferenza (dopo l'apertura di lunedì post Cagliari) il tecnico si è lascio andare apertamente: "Con la società abbiamo trovato un accordo verbale e nei prossimi giorni ci rivedremo - ha detto - Sono contento e felice, è sempre stata la mia volontà e il mio desiderio, con voglia di dare continuità al lavoro insieme a staff e squadra per provare a riconfermarsi: mancano dettagli e alcuni tipi di situazioni, ma l'accordo verbale è molto positivo". 

"Ora però il futuro si chiama Milan" ha anche aggiunto il tecnico biellese. Lui che a San Siro sa come si segna, e che stavolta rischia di dover rinunciare a buona parte del suo attacco o averlo, nella migliore delle ipotesi, non propriamente a pieno regime. L'influenza e la febbre hanno complicato gli ultimi giorni di allenamento per Gudmundsson e Vitinha che non sono stati convocati per la trasferta; sarà quindi Ekuban con ogni probabilità a partire titolare al fianco di Retegui.

Proprio sul reparto offensivo si è soffermato l'allenatore alla vigilia: "Mateo? Normale l'attaccante lavori per la squadra ma il gol è importante, uno stimolo. Quello che gli dico è di concentrarsi su quanto di buono sta facendo, su quanto di buono serve alla squadra, poi saranno gli episodi ad andare verso di lui e sicuramente ritornerà al gol. Vitinha si è ritagliato un piccolo spazio col Cagliari e sta continuando il percorso per ritrovare la forma migliore, il desiderio è di dargli una certa continuità nel minutaggio".

Qualche conferma invece potrebbe arrivare per chi ha fatto bene sei giorni fa e finora aveva trovato meno spazio. Su tutti Thorsby, Bohinen e Spence ma con l'intenzione di dare anche una certa continuità sul livello espresso provando ad alzare l'asticella, a mente sgombera da inombenze e necessità di punti, a prescindere dagli interpreti: "C’è voglia di migliorarsi e stupire in questo finale di campionato, in casa e fuori, su tutti i campi, per giocare alla pari con tutte le altre squadre, sapendo che domani andremo ad affrontare una squadra forte, una squadra di talento, allenata molto bene".

Dall'altra sponda della barricata, un decisamente discusso mister Pioli che dovrà fare a meno dello squalificato Musah e degli infortunati Loftus-Cheek, Jovic, Kjaer e Maignan, nonostante tornino abili e arruolabili Tomori ed Hernandez per dare solidità difensiva e propulsione sulla fascia mancina dove tornerà l'accoppiata del francese con Leao.

PROBABILI FORMAZIONI

Milan (4-2-3-1): Sportiello; Florenzi, Gabbia, Tomori, Hernandez; Bennacer, Reijnders; Chukwueze, Pulisic, Leao; Giroud. Allenatore: S. Pioli

Genoa (3-5-2): Martinez; Vogliacco, De Winter, Vasquez; Spence, Thorsby, Badelj, Frendrup, Martin; Ekuban, Retegui. Allenatore: A. Gilardino

Mattia Pastorino


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