Attualità - 23 maggio 2024, 11:09

Museo di Sant’Agostino, al via l’allestimento: l’apertura il 30 maggio

Iniziate le operazioni di organizzazione dello spazio e collocamento delle opere nella chiesa. Tornerà anche la statua di Margherita di Brabante

Museo di Sant’Agostino, al via l’allestimento: l’apertura il 30 maggio

Sono iniziate le attività di allestimento e organizzazione degli spazi della chiesa del Museo di Sant’Agostino che si prepara a riaprire i battenti giovedì 30 maggio.

L’intervento di risistemazione e di restyling del museo, curato dallo studio GTRF - Tortelli Frassoni Architetti Associati, in questa prima fase riguarda l’ex Chiesa, costruita alla fine del XIII secolo, poi sconsacrata.

Un suggestivo percorso guiderà i visitatori tra una importante scelta di opere del periodo medievale, soprattutto opere marmoree, che si inseriranno così tra le arcate gotiche dell’architettura.

Anche la statua di Margherita di Brabante, tra i pochi frammenti superstiti dell’imponente mausoleo dedicato all’imperatrice moglie di Arrigo VII, morta a Genova nel 1311, tornerà appositamente dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze per essere di nuovo esposta a Genova. L’esposizione consentirà di effettuare nuovi studi e approfondimenti scientifici sulla produzione artistica medievale genovese, nell’anno di Ianua-Genova nel Medioevo

I visitatori, da giovedì sera, potranno accedere a un primo spazio totalmente immersivo ed emozionale, attraverso una proiezione multimediale, che porterà nel contesto culturale del Trecento genovese, poi attraverseranno una “foresta di capitelli” (ne saranno esposti circa 60, in marmo di Carrara, emblematici dell’architettura del tempo).

Dopo l’ingresso nello spazio gotico della chiesa, il percorso dei visitatori sarà guidato da una sequenza tematica ordinata per conoscere la cultura, la politica, il potere, la devozione religiosa e l’autocelebrazione delle famiglie genovesi attraverso le principali opere che la città ha conservato, in un affascinante connubio tra gli archi, le colonne e le volte della chiesa e i marmi del museo. I lavori, iniziati ad aprile, hanno visto fino dalle prime fasi progettuali il coinvolgimento della Soprintendenza e del Comitato Scientifico, e hanno interessato la demolizione di una gradonata in laterizi, realizzata negli anni novanta del ‘900, al culmine della quale era posta la statua del Genio dell’armonia, la cui copia è nel pronao del Teatro Carlo Felice.

La seconda fase della riapertura, entro novembre, riguarderà il deposito dei marmi. Nel 2025, sarà riaperto il chiostro quadrangolare dopo il restauro delle vetrate, della pavimentazione e del giardino interno, compresi interventi di abbattimento delle barriere architettoniche, adeguamento impiantistico e illuminotecnico. Saranno poi riallestite le opere medievali nel chiostro quadrangolare al primo livello del museo, definita una nuova sezione museografica al piano terra dedicata al rapporto di Genova con l’Oriente e sorgeranno nuovi spazi per l’accoglienza e di servizio per i visitatori (biglietteria, bookshop, caffetteria). Infine, saranno riallestiti il Pallio bizantino, le sculture lignee - al primo livello del chiostro triangolare -, e le opere rinascimentali e barocche nel chiostro quadrangolare al secondo livello del museo.

I.R.

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