Sanità - 18 gennaio 2025, 12:00

Influenza, arriva il picco e risalgono gli accessi in ospedale

Al San Martino sono 8 i ricoverati nel reparto di malattie infettive con forme gravi. Matteo Bassetti: "Meno di un italiano ogni cinque si è vaccinato"

Influenza, arriva il picco e risalgono gli accessi in ospedale

È arrivato, annunciato più volte e alla fine materializzato, il picco dell'influenza stagionale anche in Liguria, al secondo posto tra le regioni italiane per maggiore incidenza per contagi da virus influenzali.
Non è passato inosservato l'aumento costante e il maxi flusso di pazienti in ospedale, con sintomatologie riconducibili a malanni di stagione. Anche e soprattutto a Genova.
Un'influenza che si annunciava già da tempo con sintomi intensi, febbre alta e dolori anche prolungati rispetto alle stagioni precedenti.
Tanto è bastato rifar salire l'affluenza nelle strutture di emergenza urgenza e nei pronto soccorso del territorio della Liguria, mai in realtà completamente rientrata rispetto alle ultime festività appena trascorse, con un'ampia gamma di pazienti che hanno fatto ricorso alle cure per sintomi di bassa gravità. 
Solo ieri nel tardo pomeriggio/inizio serata erano un centinaio i pazienti in pronto soccorso al Villa Scassi di Genova Sampierdarena visitati in giornata, in parte in attesa in un triage o post triage. In termini di affollamento supera lavoro anche per il personale sanitario dell'ospedale San Martino dove i pazienti erano 110 al con circa una 20ina con codici bianchi verdi e blu.
A fare il punto sulla situazione epidemiologica e su quella del policlinico San Martino, l'infettivologo genovese Matteo Bassetti. Che senza mezzi termini ha sentenziato: "Per l’influenza settimana impegnativa con molti casi, speriamo sia il picco" 
Il periodo di maggiore circolazione è questo, lievemente anticipato forse aiutato da un'oretta di freddo anomalo che non aiuta, anzi spinge gli ingressi ai pronto soccorso.
"Altri sette giorni così sarebbero assai pesanti", prosegue Bassetti che spiega come i casi gravi sono dovuti in maggioranza a soggetti fragili e ultra fragili non vaccinati.
Al San Martino sono 8 i ricoverati nel reparto di malattie infettive con forme gravi di influenza, in particolare H1N1 e H3N2. 
"Scarse vaccinazioni antinfluenzali che continuano ad essere veramente imbarazzanti - dice Bassetti in riferimento in particolare ai poi fragili - come copertura. Meno di un italiano ogni 5 si è vaccinato per l'influenza dopo quello che è successo nel 2023-2024 con 15 milioni di persone colpite". "Vuol dire - conclude Bassetti - che gli italiani, dopo il Covid, hanno un atteggiamento di riluttanza nei confronti dei vaccini e questo dispiace ma e prendiamo atto".

Valentina Carosini

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