Sembra quasi volersi rifare con gli interessi degli oltre duecento giorni senza vittorie casalinghe il Genoa che, tra le mura amiche, dopo il Parma, batte anche il Monza con un 2-0 frutto di una prova intensa e aggressiva al punto giusto, risultato che lancia il Grifone a un affollatissimo decimo posto (in coabitazione con Torino e Udinese) ma soprattutto lo proietta distante ben sette lunghezze dal terzultimo posto.
Insomma, un vero e proprio scatto verso l'obbiettivo stagionale pluridichiarato della salvezza ma anche l'occasione per vedere una squadra sempre più in fiducia, con due importanti rientri in campo e un esordio di qualità in un reparto offensivo che poco alla volta potrà ora recuperare pezzi preziosi senza l'immediato assillo di una classifica deficitaria.
In quella che non è certo la miglior serata meteorologicamente parlando, col maltempo che tiene distanti molti tifosi dal “Ferraris” nonostante il dischetto verde delle autorità allo svolgimento del match, Vieira parte con un undici titolare all'insegna più dell'affidabilità fisica che delle qualità tecniche, dando una chance dall'inizio al giovanissimo Kassa in mediana con Thorsby spostato quanto più vicino possibile a Pinamonti. Dall'altra parte invece l'ex Bocchetti sceglie quel 3-4-3 di cui lui fu protagonista nelle stagioni con Gianpiero Gasperini alla guida del Grifone lanciando titolare Urbanski in mezzo con Ciurria e Caprari al fianco di Maldini nel tridente.
Una mossa, quella del tecnico dei brianzoli, che al 16' crea proprio una classica azione con il tiro di Kyriakopoulos stringendo da sinistra a sfiorare (con deviazione) il palo alla sinistra di Leali. E' invece coi piazzati che il Grifone si fa più pericoloso dalle parti di Turati, fino alla vera occasione del primo tempo, alla mezz'ora, firmata da Pinamonti: l'attaccante trentino conquista un angolo sul quale una spinta ai danni di Vasquez porta il signor Doveri ad assegnare il calcio di rigore di cui si incarica lo stesso Pinamonti che però calcia davvero malamente verso Turati che non ha problemi a respingere.
Un errore che non cambia la carica dei rossoblù che appena un minuto dopo reclamano ancora un fallo nell'area monzese su Masini, con Doveri a lasciar correre nel contrasto con Akpa Akpro, e poi è Miretti a collezionare un paio di altre buonissime chances, la prima al 37' con il tiro deviato fuori e la seconda a una manciata di minuti dal ritorno in campo quando è la traversa a negargli la soddisfazione del gol. Tocca poi a Turati frapporsi ancora una volta tra la rete e il Genoa al 57' prima sul tentativo di Thorsby poi sulla respinta a quello del neoentrato Cornet, all'esordio in rossoblù, che però era in posizione di offside.
E se su azione sembra stregata la porta brianzola, ci pensa De Winter, ancora una volta con un'inzuccata sugli sviluppi di un calcio di punzione a sbloccare una gara che da lì in avanti il Genoa mette definitivamente in ghiaccio nella mezzora successiva. Nonostante il tentativo di Bocchetti di dare maggior peso al suo reparto offensivo con Dany Mota (subentrato già a inizio ripresa) e Petagna sono gli uomini di Vieira ad avere le migliori opportunità per raddoppiare, su tutte la girata del rientrante Ekuban all'82' deviata in angolo che è preludio alla rete che arriva un minuto dopo col colpo di un altro difensore, Vasquez.
IL TABELLINO
GENOA-MONZA 2-0
Reti: 61' De Winter, 83' Vasquez
Genoa (4-3-3): Leali; Sabelli, De Winter, Vasquez, Martin; Kassa (55' Cornet), Masini, Frendrup; Thorsby (86' Ekhator), Pinamonti (76' Ekuban), Miretti (86' Vitinha).
A disposizione: Sommariva, Stolz; Bohinen, Messias, Pereiro, Norton-Cuffy, Matturro, Badelj, Venturino.
Allenatore: P. Vieira
Monza (3-4-3): Turati; D'Ambrosio, Izzo, Carboni (74' Lekovic); Pereira, Urbanski, Akpa Akpro (45' Bianco), Kyriakopoulos (46' Dany Mota); Ciurria, Maldini (68' Petagna), Caprari (68' Vignato).
A disposizione: Pizzignacco, Mazza; Sensi, Forson, Maric, Valoti, Postiglione, Martins, Colombo.
Allenatore: F. Pecchia
Arbitro: Doveri di Roma
Note: al 31' Turati (M) para rigore e Pinamonti (G)
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