Attualità - 28 febbraio 2025, 14:54

‘Leggevo che ero’, negli spazi rinnovati della biblioteca De Amicis la mostra che racconta come nasce l’amore per la lettura

Grazie a testimonial d’eccezione, si ripercorrono storie, emozioni e crescita personale unendo l’idea di esposizione a un’interattività ‘vintage’ dove sfogliare i libri. Il tutto nell’ambito di ‘Nuovi Orizzonti. Sguardi e spazi rinnovati’

La lettura dell’infanzia lascia tracce profonde, legami indissolubili tra storie, emozioni e crescita personale. È da questa consapevolezza che nasce "Leggevo che ero", una mostra allestita negli spazi della biblioteca De Amicis, ai Magazzini del Cotone, che esplora il legame tra scrittori, illustratori, editori e i libri che hanno segnato la loro infanzia.

Il progetto prende forma grazie a un’idea di Barbara Schiaffino e Anselmo Roveda, della rivista Andersen, che hanno immaginato una galleria di ritratti di autori e autrici con il loro libro d’infanzia. 

La realizzazione è stata affidata alla giornalista e fotografa Mara Pace, che racconta: “Io da lì ho iniziato a incontrare, tutte le volte che incontro un autore, uno scrittore, un editore, spesso chiedo di portare il libro d'infanzia e di raccontare perché scelgono quel libro per lo scatto. Da qui nasce quel lavoro di ricerca sull'origine dell'amore per la lettura”.

L’obiettivo è indagare cosa porta a diventare lettori o lettrici appassionate, esplorando non solo il valore del libro in sé, ma anche il contesto che lo circonda: le persone che lo consigliano, le emozioni legate a quel ricordo e il modo in cui influenza il percorso di vita.

Oltre duecento scatti compongono questa esposizione "in progress”, divisi tra proiezioni sugli schermi e veri e propri quadri in cui i volti di illustratrici e illustratori, scrittrici e scrittori e le figure che ruotano attorno al mondo della letteratura dell’infanzia mostrano i loro libri del cuore, permettendo a chi si muove tra i cavalletti dell’esposizione di sfogliare i libri stessi. 

La mostra consente di osservare l’evoluzione del canone della letteratura per l’infanzia attraverso le generazioni, mettendo in evidenza libri ricorrenti e sorprendenti connessioni tra il libro dell'infanzia e la produzione artistica e letteraria attuale di ciascun protagonista.

“I volti dicono tanto” afferma Barbara Schiaffino, “attraverso un bel ritratto fotografico capisci molte cose. Vedere i libri ricorrenti attraverso le generazioni e il filo rosso che lega il libro dell'infanzia alla produzione odierna è un’esperienza affascinante”.

La mostra è un'occasione per i visitatori di riscoprire il proprio libro dell'infanzia, di condividere ricordi e di riflettere su come la lettura plasmi il nostro immaginario. Nicoletta Viziano, della Fondazione Compagnia di San Paolo, mentre stringe tra le mani il suo libri d’infanzia ‘La carica dei 101’, sottolinea l'importanza di queste iniziative culturali: “Far capire l'importanza della lettura e trasmettere alle nuove generazioni la passione per la cultura è fondamentale. Un libro è qualcosa che porti con te, anche nei momenti più difficili”. 

Siamo nell’ambito di Art Bonus, la convenzione tra Comune e Compagnia di San Paolo - continua Viziano - lo scorso anno Compagnia aveva sostenuto una parte del riallestimento della biblioteca e quest’anno, leggendo la proposta, la risposta è stata più che affermativa con grande entusiasmo da parte dei nostri responsabili”.

Tra le testimonianze più toccanti, Mara Pace racconta quella di Claudia Palmarucci, che ha scelto come libro d’infanzia le fiabe illustrate da Gustave Doré:

“Questo libro è stato salvato dal terremoto. È una cosa preziosa, qualcosa che vuoi salvare anche quando tutto crolla attorno a te. Claudia Palmarucci ricordava l’attrazione per le immagini di Doré, ma anche l’inquietudine che le suscitavano. A volte chiudeva il libro, poi lo riapriva. È il segno di una lettura che lascia domande e non solo risposte.  Come diceva Leo Leoni, bisogna lasciare libri che abbiano qualcosa di anche indecifrabile, non è necessario che bambini e bambine capiscano immediatamente tutto quello che vedono subito, perché resterà dentro anche il senso di mistero; a volte nell'incontro con il libro la bellezza emerge anche proprio da quello che resta in sospeso quindi questo è uno degli scatti su cui ho riflettuto di più”.

Un altro esempio significativo è quello dell’illustratrice riminese Marianna Balducci, che ha posato con Pinocchio in rima di Gianni Rodari:

“Lo leggevamo talmente tanto a casa che lo sapevo a memoria prima ancora di saper leggere. È stato uno di quei libri che ha tracciato un sentiero nella mia vita, un filo conduttore che è tornato quando ho iniziato a lavorare come illustratrice”.

Rodari poi - continua Balducci - è tornato proprio prepotentemente a ispirarmi, insegnarmi, è veramente un faro e la cosa molto bella di questa mostra secondo me è proprio questa, ritrovare adesso, da adulti, quelle tracce che quasi inconsapevolmente si sono radicate e sono diventate determinanti anche se poi non si traducono necessariamente in scelte stilistiche conformi agli autori che amavi. È come una specie di sentiero di bricioline che è stato tracciato e adesso, tornando indietro, ti fa vedere da dove sei passata”.

L’esposizione si inserisce all’interno di un progetto più ampio legato al rinnovamento della Biblioteca De Amicis di Genova, che ha sempre posto grande attenzione alla lettura per l’infanzia. Gloria Piaggio, direttrice delle politiche culturali del Comune, sottolinea:

“La biblioteca è un luogo di esperienza condivisa. Vogliamo che bambini e famiglie trovino qui non solo libri, ma anche spazi di sperimentazione, come la galleria affacciata sul mare dedicata alle mostre di illustrazioni.”

All’interno della mostra è presente anche il progetto Cento Bambini di Marianna Balducci, che permette ai più piccoli di creare il proprio libro illustrato con figurine da applicare e personalizzare, favorendo la creatività e il gioco.

È una postazione che somiglia a un’edicola - racconta la sua ideatrice - è divertente entrarci dentro, girarci attorno. È parte del mio progetto in mostra che si chiama ‘Cento Bambini’ ed è un progetto dedicato a Rodari per i suoi cento anni, pubblicato da Sabir Editore ed è una raccolta di cento fotografie di bambini che in realtà sono adulti che seguono il mio lavoro e che io ho reclutato online con una call sui social. Loro mi hanno donato un pezzo dell'album di famiglia, molti sono autori, illustratori e alcuni casualmente sono anche qui nella mostra. Lavoro contaminando disegno e fotografie, così, queste immagini sono diventate nuove storie fantastiche. L’idea è quella di giocare con la mostra, di costruirsi un piccolo libro a fisarmonica dove uno dei bambini diventa il tuo protagonista, il tuo compagno di giochi. Cento Bambini oltre a una mostra è un album di figurine e quindi noi abbiamo messo a disposizione dei bambini e delle bambine delle figurine da pescare da appiccicare su quella che è la base su cui lavorare e da lì poi ognuno farà un po' il suo percorso fantastico”.

"Leggevo che ero" è un viaggio nelle memorie personali che diventa esperienza collettiva. L’Assessore alla cultura Lorenza Rosso ha condiviso il suo personale significato legato mostra: “Entrare in questo spazio dà un senso di tranquillità. Le biblioteche devono essere luoghi di aggregazione e di ascolto, non solo per i bambini, ma per tutti. Partire dalla lettura per costruire una società più consapevole è un messaggio potente”.

La mostra è un invito a riscoprire il potere dei libri e delle storie che ci accompagnano per tutta la vita. Perché, come ha ricordato Luigi Berio, “la lettura deve essere felicità”.

IL PROGRAMMA - Nuovi orizzonti. Sguardi e spazi rinnovati

Nuove funzionalità e spazi rivisti per far si che sempre più giovanissimi lettori e lettrici possano trovare spazio e luoghi adatti alla crescita personale.

Il modulo in ingresso è stato pensato per una funzione più autonoma e consapevole: un nuovo bancone dedicato agli operatori e al servizio di accoglienza ha permesso di destinare la storica edicola del prestito (progettata nel 1999 dall’architetto Gianfranco Franchini) a un progetto di workshop permanente, dove i bambini possano giocare in autonomia.

Un allestimento scenografico realizzato in collaborazione con Studio Arteprima ha creato un viaggio visivo in grandi dimensioni, attraverso una selezione di illustrazioni dai libri per ragazzi più amati: ora saranno la suggestione delle immagini e dei colori a connotare le diverse aree della biblioteca.

Moderni arazzi alle pareti accompagnano il pubblico nelle aree lettura e tra gli scaffali. Si tratta di moderni arazzi che ingrandiscono dettagli di illustrazioni, trenta di altrettanti autori, che raccontano per immagini le emozioni della lettura.

Nel modulo centrale della De Amicis dedicato in prevalenza ai tavoli studio, verrà allestita una zona mostre ideata secondo un nuovo sistema espositivo modulare, che permetterà di ospitare mostre fotografiche o di illustrazione affiancate all’esposizione dei testi di letteratura per l’infanzia, ma anche di esporre e valorizzare i tanti volumi contenuti nel fondo di conservazione della biblioteca.

A queste trasformazioni si aggiungono altri elementi di rinnovamento degli spazi, tra cui le nuove le strutture espositive dedicate alle novità librarie e alle proposte di lettura, la risistemazione di aree dedicate a guardaroba e parcheggio passeggini e, prossimamente, un miglioramento dei servizi igienici.

 Venerdì 28 febbraio

H 11.30 Vernissage delle due mostre Leggevo che ero e 100 bambini. per fare la rivoluzione e portare la fantasia al potere. La prima, ideata dalla rivista Andersen e proposta alla De Amicis con un nuovo allestimento, prevede anche l’incontro con Marianna Balducci, ideatrice e autrice del progetto 100bambini- Per fare la rivoluzione e portare la Fantasia al potere (Sabir Editore) che rende omaggio alla lezione di Gianni Rodari e offre lo spunto per l’omonimo laboratorio creativo permanente per le famiglie che sarà allestito per alcuni mesi in biblioteca.

17-19 – Infanzia fantastica. Bambini di ieri e di oggi tra vita, storie e letture
Incontro dedicato a educatori, genitori, insegnanti e a tutti gli interessati
Partecipazione gratuita, iscrivendosi al link:

https://forms.gle/x6czu319LbNPYevW9

Sabato 1° marzo

H 15.30-18.30 Un pomeriggio-happening di attività dedicate a bambini e alle loro famiglie. Il nuovo immaginario della biblioteca inizia a presentarsi ai suoi visitatori: colori, parole, creatività iniziano a parlarsi in spazi sempre più aperti al mondo della fantasia. Due scrittori e illustratori per bambini inviteranno il pubblico a giocare con immagini e parole.L’attività si articola in due momenti: 
100 BAMBINI…+1!- Storie esagerate per risvegliare l’immaginazione e disegnare fuori dai bordi,  lettura, laboratorio e dediche con Marianna Balducci. Inaugurando il primo workshop permanente del nuovo Spazio Creatività della biblioteca, progettato in collaborazione con Sabir Editore, Marianna Balducci condurrà un’attività che, tra pagine rilegate e figurine scombinate, ci porterà a conoscere alcuni bambini che popolano le sue storie illustrate. Seguendo l’invito rodariano, scopriremo che sbagliando si inventa e che, a volte, nella realtà si può entrare da una finestrina anziché dalla porta principale.
30 ILLUSTRATORI…+1! - Nel mondo dei libri illustrati, parole e immagini vanno a pari passo...oppure no! - gioco, laboratorio e intuizioni creative con

Luigi Berio (e la Grimaldi Factory).
Con Luigi Berio il viaggio in De Amicis si dirigerà invece verso il nuovo allestimento scenografico creato da Studio Arteprima che, con una sequenza di 30 stendardi scenografici per 30 illustratori, su una lunghezza lineare di 50 metri, connoterà con la suggestione delle immagini e dei colori le diverse aree della biblioteca. Quando un artista deve illustrare un libro ha due strade da seguire: disegnare “preciso preciso” quello che gli suggerisce il testo (ma deve comunque seguire la fantasia che gli offre un'infinità di soluzioni e idee) o raccontare per immagini quello che le parole non dicono. Partecipazione gratuita, età consigliata dai 5 anni in su; per iscriversi telefonare al numero 010 5579560 oppure scrivere a deaprenotazioni@comune.genova.it, indicando un recapito telefonico


MOSTRE ALLA DE AMICIS

(liberamente visitabili dal lunedì al sabato h 9/19)
Fino a settembre resterò allestita la mostra LEGGEVO CHE ERO. RITRATTI CON LIBRO D’INFANZIA, una galleria di ritratti fotografici e testimonianze di numerose personalità di primo piano del mondo dell’editoria e della letteratura per bambini e ragazzi italiana e internazionale (scrittori, illustratori, editori, traduttori, studiosi, librai, bibliotecari) in posa con un libro d’infanzia, quello che più di altri ha contribuito a renderlo l’adulto di oggi, in una versione attualizzata e ripensata appositamente per la biblioteca de Amicis.  La mostra in progress, ideata da Barbara Schiaffino e Anselmo Roveda della rivista Andersen, ha debuttato nel 2012 alla Bologna Children’s Book Fair e alla Frankfurter Buchmesse e conta a oggi oltre 200 scatti fotografici/interviste, tutti realizzati dalla giornalista e fotografa Mara Pace, che sarà presente a Genova. Un progetto generativo di indagini e riflessioni sui canoni della letteratura per l’infanzia e sulle prime occasioni di incontro con il libro e il piacere della lettura, ma anche capace di dare impulso a gallerie fotografiche parallele che ampliano le possibilità di testimoniare sull’importanza della lettura fin dall’infanzia.  Tra le novità dell’allestimento di De Amicis, a complemento della mostra, uno spazio allestito per scattare la fotografia con il proprio libro d’infanzia preferito: dal momento dell’inaugurazione in poi tutti i visitatori saranno invitati a partecipare con le loro proposte ed esperienze, per poi condividere lo scatto con i canali social della biblioteca.

Mostra/workshop permanente 100 BAMBINI. PER FARE LA RIVOLUZIONE E PORTARE LA FANTASIA AL POTERE. L’autrice e illustratrice Marianna Balducci, attingendo agli album di famiglia di amici e colleghi, reinventa l’infanzia attraverso la combinazione di fotografia e disegno, dando avvio a nuove storie.Un progetto nato nel 2020 per rendere omaggio a Gianni Rodari nell’anno del suo centenario, recentemente pubblicato sotto forma di album di figurine, che offrirà spunti creativi e narrativi per un laboratorio permanente rivolto alle famiglie per giocare creativamente con le storie, ideato dall’autrice con Sabir Editore appositamente per la biblioteca De Amicis, che resterà a disposizione dei piccoli visitatori della biblioteca come prima attività proposta dal nuovo Spazio creatività.

Isabella Rizzitano

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