Attualità - 18 marzo 2025, 08:00

Sicurezza in centro storico, microcriminalità e proposte verso le prossime amministrative

"Spaccate o piccoli furti all'interno dei negozi, mance sparite, cellulari rubati, anche se spesso il danno maggiore sta nei costi a carico dei commercianti. Se una via commerciale è illuminata e animata è meno probabile che possano capitare episodi del genere", racconta Marina Porotto, coordinatore sul tema sicurezza per Confcommercio a Genova

Sicurezza in centro storico, microcriminalità e proposte verso le prossime amministrative

Caricamento, esterno notte, le 23 passate e il via vai comincia a diradarsi, chi si è attardato in giro si affretta per arrivare alla banchina Amt da dove parte l'1, di fronte all'Acquario, coppie sparute accelerano il passo, i più fortunati verso il posteggio a recuperare l'auto che li attende per riportarli a casa. Porto Antico semi deserto, con gli ultimi locali che chiudono a Magazzini del Cotone già silenti. Intorno, in via San Lorenzo ancora il kebab aperto, le luci di qualche locale, Sottoripa vuota.

Il viaggio intorno al centro storico parte da qui, in una Genova di tardo inverno, non troppo fresca. Pochi metri più in là, intorno a via della Maddalena, due giorni fa un'altra aggressione, un passante preso a calci in faccia e ferito, dopo aver dato un'occhiata di troppo a un passante che urinava contro un muro. Il cuore del tema sicurezza, lontano dalle luci del centro, dove gli occhi elettronici servono ma solo ex post, dopo, quando c'è da risalire a fatto compiuto.

C'è ancora movimento ma cauto, si cammina sulle vie principali. Lato strada due ragazze, evitano con cura i portici in Sottoripa, e si avviano a piedi verso via Gramsci camminando in mezzo alla strada verso via delle Fontane. Aggirando con cura le parti in ombra, i gruppi di ragazzi in particolare e i solitari in piedi a presidiare quasi tutti i portoni da qui all'incrocio dove via Pré si incontra con via del Campo. "Mi hanno chiesto una sigaretta, ma io non fumo - racconta una di loro - quando ho detto che non l'avevo si sono alzati in tre, verso di noi. Cercavamo un locale qui vicino sopra Caricamento ma niente, abbiamo cambiato programma". Sorridono, tese.

Il presidio c'è, questa sera forse silente, ma da mesi il centro storico è sotto l'occhio attento delle forze dell'ordine. Tutte. Spaccate, rapine e risse, aggressioni come quelle dell'estate scorsa ai margini delle zone più turistiche della città, hanno lasciato il segno, e anche se al momento la situazione sembra in una fase di assestamento chi transita a tarda sera o raggiunge i mezzi pubblici ha un occhio in più di riguardo.

La paura è una ferita, che sanguina a distanza e tiene lontani avventori, turisti, genovesi. Un danno in più per il commercio, per i locali che con sforzo immane mantengono una luce accesa nelle notti genovesi, garantendo un presidio del territorio.

Per capire qual è il polso della situazione, oltre la cronaca, basta parlare con loro, gli esercenti, in particolare chi la notte lavora e resiste. "Le lamentele più grosse riguardano sempre episodi di microcriminalità, spaccate o piccoli furti all'interno dei negozi, mance sparite, cellulari rubati, anche se spesso il danno maggiore come nel caso di una vetrina sfondata non sta nel furto in sé, ma nei costi a carico dei commercianti", racconta Marina Porotto, coordinatore sul tema sicurezza per Confcommercio a Genova. Ma, c'è un ma: "è la percezione di insicurezza che danneggia il commercio, più dei problemi diretti. Nella percezione ovviamente sia di chi sia del turista il centro storico è zona poco sicura, al di là del singolo episodio che sia una rissa o una spaccata. E a parte chi ci vive, e che ha a che fare con il deprezzamento per case e attività, il flusso tende a non passare. Un tema forte, soprattutto ora che siamo agli inizi della stagione turistica, con di fronte i ponti di primavera, Euroflora, gli eventi".

Da mesi è stato avviato un tavolo con forze dell'ordine, Prefettura e Questura oltre ad enti locali. "Il monitoraggio è costante - aggiunge  - e sì è cercato e si cerca di collaborare per il bene di tutti, tutti insieme. La volontà di fare qualcosa c'è da parte di tutti".

Ma il tema sicurezza è organico alle politiche sociali, economiche, immobiliari, culturali, non un argomento da facili soluzioni. Mentre la città si avvicina ad ampi passi alle elezioni che rinnoveranno l'amministrazione cittadina, Confcommercio sta preparando una serie di proposte da sottoporre ai candidati sindaco, per confrontarsi su un ventaglio di temi che riguardano anche la sicurezza, ma non solo.

C'è un piccolo passo, da cui partire? "Forse un miglioramento condizioni di pulizia e decoro - conclude Porotto - o un'attenzione particolare ad aree leggermente più isolate. Pulizia e igiene, oltre all'illuminazione. Non risolverà il problema, ma in una zona più curata passa più volentieri e a cascata se una via commerciale è illuminata e animata è meno probabile avvengano episodi di microcriminalità".

Valentina Carosini

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