Con sole tre partite ancora da giocare per provare a salvare una stagione maledetta, alla Sampdoria non basta un passo in avanti sul piano dell'atteggiamento e della prestazione per compiere quel balzo in avanti necessario a risalire dalle sabbie mobili.
Lo 0-0 con la Cremonese, avversario pericoloso alla vigilia ma sbarcato al “Ferraris” non nella sua miglior versione stagionale, lascia i blucerchiati in una situazione di classifica deficitaria, considerando i successi esterni di Reggiana e SudTirol.
Non è bastato ad Evani tornare alla difesa a tre del periodo Semplici per agguantare la vittoria: ad un primo tempo di carattere e attenzione, condito da almeno tre occasioni da gol non concretizzate da Niang, Sibilli e Beruatto, è seguita una ripresa troppo rinunciataria, in cui i blucerchiati non sono mai riusciti ad andare alla conclusione: “Questo tipo di atteggiamento ci deve contraddistinguere da qui alla fine – evidenzia Evani in conferenza - voglio sempre vedere questo carattere senza guardare i risultati delle altre. Nel primo tempo abbiamo creato quelle situazioni che anche in allenamento si erano provate, con questo spirito a Carrara avremmo potuto ottenere un altro risultato”.
Sulla ripresa poco brillante e la sostituzione finale con l'inserimento di Bellemo (e non di una punta) al posto di Benedetti:“Ho preferito mantenere l'assetto di partenza, i giocatori si sentono più sicuri e non volevo stravolgere di nuovo tutto. Cambi conservativi? Non sapevo che la Reggiana stesse vincendo a Modena, ci può stare tutto col senno di poi, loro avevano guadagnato campo e non volevo sbilanciarmi troppo. Coda è il giocatore che più di tutti vede la porta, ma rispetto ad altri, quando non si ha la partita in mano, fa un po' più fatica a lavorare per la squadra”.
Non sembrano preoccupare le condizioni di Depaoli, uscito a fine primo tempo per una botta alla tibia sinistra: “Speriamo di recuperarlo già per Catanzaro, da qui alla fine c'è veramente bisogno di tutti. Anche Yepes e Ferrari, che in allenamento avevo visto veramente bene, hanno dimostrato di esserci, confermando le impressioni riscontrate in settimana. Il tocco di mano in area sul colpo di testa di Altare? Le braccia erano un po' aperte, a volte quei rigori vengono concessi, bisogna uniformare le decisioni”.






