Attualità - 02 maggio 2025, 08:00

Alla scoperta dei Rolli - Villa Giustiniani Cambiaso

La cinquecentesca dimora, costruita ad Albaro da Galeazzo Alessi, divenne un modello rinascimentale esportato in tutta Europa grazie ai disegni di Rubens

Prosegue oggi, e andrà avanti per tutti i venerdì successivi, ‘Alla scoperta dei Rolli’, un servizio seriale de ‘La Voce di Genova’ dedicato a una delle caratteristiche principali della nostra città, che è valsa anni fa il riconoscimento Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Si tratta del sistema dei Palazzi dei Rolli: edifici che sono vere e proprie perle del centro storico e non solo. Vi accompagneremo dentro con i nostri racconti, ve li faremo scoprire con le fotografie, vi illustreremo aneddoti e curiosità. Sempre per amore di Genova e delle nostre eccellenze. Buon viaggio insieme a noi!

Forse non tutti lo sanno ma a Genova, più precisamente ad Albaro c’è una villa che ha influenzato le architetture di tutta Europa.

Si tratta di Villa Giustiniani Cambiaso, una tra le più significative ville in città e simbolo della tradizione architettonica genovese.

Progettata nel 1548 da Galeazzo Alessi per Luca Giustiniani, questa villa rappresenta la prima opera genovese dell’architetto perugino, che qui elaborò una struttura cubica tripartita, con loggia centrale e facciate scandite da semicolonne e lesene.

La villa, posta in posizione dominante sulla collina e circondata da un vasto parco un tempo esteso fino al mare, incarnava l’ideale rinascimentale di residenza aristocratica in armonia con il paesaggio e la natura. 

La villa presenta una pianta quadrata e una struttura che non ha cortili interni. Divisa in due da un importante marcapiano, la facciata principale vede la parte inferiore scandita da colonne tuscaniche mentre la parte superiore è impreziosita da lesene ispirate al modello corinzio.

Una loggia aperta permette l’accesso all’interno mentre il resto dell’edificio è decorato in modo semplice.

Secondo quanto riportato da diverse fonti storiche, fu lo stesso architetto a scegliere gli artisti per la decorazione dell’edificio: Taddeo Orsolino fu incaricato della costruzione delle logge e degli stucchi; cornici e medaglioni, invece, vennero affidati a Giovanni Lurago e Bernardino Solari.

I due affreschi delle lunette della loggia al primo piano, sono opera di Giovanni Battista Castello, detto il Bergamasco, e di Luca Cambiaso che, rispettivamente, scelsero di rappresentare Il Giorno - Apollo a sinistra e La Notte - Diana a destra.

Altri affreschi sono stati realizzati da Andrea Semino e diverse delle opere che qui un tempo erano conservate, oggi sono state spostate nelle gallerie dei Musei di Genova.

Il Trionfo Navale che invece campeggia nella volta del salone centrale è un’opera novecentesca, realizzata da Antonio Quinzio.

Rimasta proprietà dei Giustiniani fino al 1787, la villa divenne dei Cambiaso prima di passare al Comune di Genova nel 1921. Da quell’anno, questo edificio ospita la sede della Facoltà di Ingegneria e vede il suo parco aperto al pubblico. Bombardata durante la Seconda Guerra Mondiale, la villa è stata attentamente restaurata e oggi si presenta ancora perfettamente leggibile secondo il progetto alessiano.

A portarla alla ribalta sulla scena internazionale fu l’artista fiammingo Pieter Paul Rubens. Nel corso del suo oramai celebre soggiorno a Genova, tra il 1605 e il 1606, il pittore rimase affascinato dall’opera di Alessi tanto che villa Giustiniani Cambiaso venne inserita nel volume Palazzi di Genova. A colpire particolarmente furono le facciate simmetriche che, proprio grazie ai disegni del pittore, vennero apprezzate in tutta Europa.

Rubens stesso applicò diverse soluzioni architettoniche viste a Genova e in Italia nella sua casa ad Anversa, il celebre Rubenshuis, costruito tra il 1610 e il 1611, dove si riconoscono chiaramente elementi come logge, portici e giardini.

La villa, che già rappresentava il potere economico e sociale della famiglia Giustiniani, acquisì così una dimensione internazionale grazie all’opera di Rubens, diventando un modello di riferimento per il Barocco europeo.

Isabella Rizzitano

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