Attualità - 06 maggio 2025, 19:00

Pegli, dopo quattordici anni di attività l’Oasi del Mare si avvia verso la chiusura. I titolari: ‘Una scelta di vita, non per ragioni economiche’

Lo storico locale, punto di riferimento per il quartiere, è attualmente in vendita. Davide Cantatore: “Abbiamo preso una decisione dolorosa, ma adesso è tempo per noi di nuove sfide. Ci auguriamo che i futuri gestori possano perseguire la nostra filosofia che ha reso il bar un punto di riferimento aperto a tutti, tranquillo e familiare”

Dopo quattordici anni di attività, l’Oasi del Mare a Pegli si prepara a chiudere i battenti. Non per mancanza di lavoro, anzi, tutt’altro, ma per una scelta di vita. I titolari, i fratelli Luca e Davide e la sorella Paola Cantatore, hanno deciso di mettere in vendita lo storico locale presso il Lungomare di Pegli entro la fine del 2025, con l’obiettivo di concludere la stagione estiva e passare il testimone entro gennaio dell’anno prossimo.

Nato nel 2010 all’interno di uno dei locali più antichi della delegazione, attivo già dagli anni ’50, l’Oasi del Mare è diventato nel tempo un punto di riferimento non solo per i residenti ma anche per chi arriva da fuori. Colazioni, serate, pause pranzo, chiacchiere, brindisi accompagnati da un panorama mozzafiato: in tanti hanno vissuto qui momenti indimenticabili, per molti ricordi di un’infanzia indelebile trascorsa in compagnia di cari amici, in un’atmosfera che ha saputo diventare familiare e accogliente grazie all’impegno della famiglia Cantatore e a Debora, Federica e Luca, storico team del bar. 

Quando siamo partiti, io e Luca avevamo ventitré e ventisei anni. Era tutto nuovo, bellissimo. All’inizio chiudevamo alle cinque del pomeriggio perché non passava nessuno, mentre ora c’è la coda fuori”, racconta Davide. “Siamo cresciuti anche noi, oggi abbiamo trentotto, quaranta e Paola trentadue anni. Nel corso del tempo, ultimamente ci siamo resi conto di appartenere sempre meno a una certa generazione e così abbiamo maturato la decisione di cambiare e di perseguire ognuno di noi i propri sogni e le proprie ambizioni”, dichiara. 

Una decisione difficile, maturata con il tempo e condivisa in famiglia: “Per noi è un colpo al cuore – aggiunge –. I nostri genitori ci hanno visti crescere in questo locale, prima io e mio fratello, poi Paola, che ha iniziato a darci una mano all’età di diciott’anni e oggi è socia a tutti gli effetti. Abbiamo costruito tutto con serietà, mettendo sempre al centro le persone”. 

Durante questi quattordici anni, l’Oasi del Mare ha vissuto una vera e propria trasformazione. Da locale con una reputazione incerta, è diventato uno spazio aperto e inclusivo: “All’inizio abbiamo fatto fatica – ricorda Davide –. Ma volevamo un posto dove la gente stesse bene, senza puntare sulla quantità ma sulla qualità. Oggi accogliamo tutti: nonni, famiglie, giovani. Ci siamo tolti la ‘spazzatura’ e abbiamo costruito qualcosa di pulito, vero”.

La scelta di vendere nasce principalmente, quindi, da nuove opportunità e ambizioni. Davide, in particolare, ha già in cantiere un nuovo progetto: “Aprirò un’enoteca nel centro storico di Genova, in vico Casana. Sarà un locale più piccolo, solo serale all’inizio. Niente cocktail anni ’90: voglio puntare su vino e cucina espressa, uscire dall’ottica del ‘Sex on the beach’ e offrire qualcosa di diverso. Ho fatto anche un corso da sommelier per prepararmi”. Mentre, invece, il fratello Luca seguirà il sogno di diventare Vigile del Fuoco: “Ha partecipato ad un concorso, è quello che vuole fare - prosegue Davide -. Poi, invece, mia sorella ha messo su famiglia: di conseguenza, per me sarebbe impossibile gestire tutto da solo e come detto, ho anche io la mia ambizione”. 

L’idea e la volontà è che l’Oasi del Mare possa continuare a vivere e a rimanere un punto di riferimento per la delegazione, con qualcuno che ne condivida lo spirito e la filosofia che hanno perseguito i titolari nel corso di tutti questi anni: “Ci piacerebbe che il locale passasse a chi conosce ciò che abbiamo fatto e possa continuare sulla nostra stessa linea: un posto aperto a tutte e tutti, a 360 gradi, accogliente e familiare”. 

La notizia ha colpito molti clienti affezionati: “Quando l’hanno saputo, ci sono rimasti male. In tanti ci hanno detto ‘senza di voi, sarà diverso’. È vero, il locale conta, ma conta ancor di più chi ci lavora, il personale, l’atmosfera”, chiarisce. 

Davide, infine, guarda al passato con gratitudine: “Questo posto mi ha insegnato tanto, sia a livello professionale che personale. È stato il primo lavoro da titolare, mi ha aiutata a crescere. È un lavoro massacrante, ma se lo fai con passione, ogni fatica ha senso. E quando qualcuno ti dice che entrando nel tuo locale si sente in un altro mondo, capisci di aver fatto qualcosa di bello”. 

Una chiusura che lascia il segno, ma anche una nuova apertura. E la consapevolezza, condivisa da tanti, che l’Oasi del Mare ha rappresentato davvero qualcosa di speciale per Pegli, che certamente lascerà un segno indelebile nel cuore di tutti e tutte. 

Federico Antonopulo

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