Torna ad aprirsi alla città uno dei luoghi di maggiore fascino del territorio, e torna ad accogliere il pubblico dopo un lungo e accurato intervento di scavo archeologico, restauro e musealizzazione.
Si tratta della Cripta dei Santi Nazario e Celso, edificio tra i più antichi di Genova, incastonato nel suggestivo complesso del Santuario di Nostra Signora delle Grazie al Molo.
Domani, giovedì 8 maggio, l’apertura ufficiale con una cerimonia presieduta da monsignor Marco Tasca, Arcivescovo di Genova, in una giornata che rappresenta un evento culturale e religioso di rilievo per la città.
L’intervento, curato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia della Spezia, è stato reso possibile grazie a un finanziamento straordinario del Ministero della Cultura.
La cripta, autentico “scrigno sacro” della cristianità genovese, è un raro esempio in Liguria di architettura protoromanica, databile all’XI secolo. Originariamente cappella dedicata al culto dei SS. Nazario e Celso, i primi evangelizzatori del territorio, fu inglobata nel XIII secolo nella chiesa successiva.
“La sacralità del luogo è ancora oggi riconosciuta come pietra angolare nella tradizione religiosa della città – sottolinea Grazia di Natale, Coordinatore dell’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi – tanto che lo stesso Santuario conserva testimonianze artistiche che ricordano il messaggio evangelico dei due Palmiferi: sono recente esempio le preziose vetrate eseguite nel 1996 da Aldo Bosco, inserite nella copertina della Lettera Pastorale dell’Arcivescovo: Evangelizzazione, Sinodalità e Fraternità di Parrocchie (Genova, 2024)”.
Collocata in una zona di grande valore storico e urbanistico, tra la Collina di Castello, antico insediamento ligure e poi castrum medievale, e l’attuale Porto Antico, la cripta si rivela anche un sito di straordinaria importanza archeologica.
“I nuovi scavi – spiega Simon Luca Trigona, responsabile del progetto per la Soprintendenza – hanno evidenziato come l’originaria chiesa si sovrapponga direttamente a una complessa stratigrafia di età romana, con murature rasate immediatamente al di sopra delle quote di fondazione”.
Il progetto si è articolato in più fasi, che hanno previsto anche bonifica dei vani ipogei, consolidamento delle strutture murarie, restauri conservativi e la predisposizione di un innovativo sistema di passerelle modulari in fibra di vetro, per garantire una fruizione sicura e flessibile.
Cristina Bartolini, soprintendente per Genova e La Spezia, aggiunge:“La nuova pavimentazione sopraelevata consente non solo l’accesso sicuro al pubblico, ma anche la possibilità di riprendere gli scavi in qualsiasi momento, a beneficio di ulteriori approfondimenti scientifici”.
Durante l’evento sarà anche firmato un Accordo di valorizzazione tra la Soprintendenza, l’Arcidiocesi e il Santuario, per avviare un progetto condiviso di gestione, promozione e valorizzazione della Cripta. L'obiettivo è quello di integrare il sito all’interno dei percorsi culturali e religiosi del centro storico di Genova, grazie anche al coinvolgimento delle associazioni attive sul territorio.
PROGRAMMA
Genova, Santuario di N.S. delle Grazie al Molo – 8 maggio 2025
Ore 17:30
Saluto di benvenuto
Don Davide Ricci, Rettore del Santuario di N.S. delle Grazie al Molo
Ore 17:45
Introduzione
Cristina Bartolini, Soprintendente ABAP per la Città Metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
Ore 18:00 – Presentazioni
Il progetto, i risultati e le prospettive future
- Padre Mauro De Gioia, Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Genova
- Simon Luca Trigona, Responsabile del Progetto – Soprintendenza ABAP
- Eleonora Torre e Massimo Benatti, Ditta esecutrice – Aran Progetti s.r.l.
- Nico Radi, Responsabile del Servizio di antropologia fisica – Soprintendenza ABAP
- Lucia Perroni e Renzo Castello, Associazione culturale S. Maria di Castello
Ore 18:30
Conclusioni
S.E.R. Mons. Marco Tasca, Arcivescovo di Genova
Seguirà visita alla Cripta, guidata dagli archeologi che hanno condotto gli scavi e dai volontari dell’Associazione Culturale S. Maria di Castello.