Resta alta la preoccupazione tra i lavoratori della Regione Liguria dopo il caso di amianto rilevato negli uffici di via D’Annunzio 111 a Genova. Nonostante l’attivazione dello smart working per i dipendenti, la questione sollevata dai sindacati, e in particolare dalla CISL FP Liguria, non trova ancora risposte concrete.
Durante la riunione tenutasi oggi con l’assessore regionale al personale, convocata proprio su richiesta delle rappresentanze sindacali, non sono emerse novità rassicuranti. Il nodo centrale resta l’assenza di informazioni dettagliate sulle analisi ambientali effettuate negli uffici coinvolti. “Non abbiamo ancora ricevuto i dati delle rilevazioni. Questa mancanza di trasparenza rende impossibile valutare la reale entità del rischio”, ha denunciato il sindacato, sottolineando la gravità della situazione.
Per la CISL FP si tratta di un problema di sicurezza immediato, che coinvolge la salute di chi lavora e frequenta quotidianamente quegli ambienti. A destare ulteriore preoccupazione è la gestione dell’intera vicenda, che secondo il sindacato si è finora contraddistinta per un’insufficiente attenzione alla tutela dei lavoratori e per una comunicazione istituzionale lacunosa, che ha alimentato incertezza e timori.
In una nuova lettera inviata questa mattina all’assessore, e poi ribadita nel corso della riunione, la CISL FP ha chiesto il trasferimento immediato degli uffici interessati in ambienti sicuri, accompagnato da una bonifica completa e certificata di ogni arredo eventualmente riutilizzabile. Ha inoltre sollecitato una verifica approfondita del rischio di contaminazione anche negli spazi adiacenti al civico 111, considerando la vicinanza di un cantiere di bonifica da cui, di recente, sarebbero state sollevate polveri sospette.
Il sindacato chiede infine che venga avviato un monitoraggio sanitario per tutti i lavoratori coinvolti, compresi quelli già trasferiti o andati in pensione, in modo da valutare eventuali rischi legati a esposizioni pregresse, considerando la presenza accertata di amianto nella struttura. Richiesto anche l’accesso ai dati, passati e presenti, relativi alla verifica dell’esposizione.
“La salute dei lavoratori deve venire prima di tutto”, conclude la CISL FP Liguria, che ribadisce la necessità di un intervento tempestivo, trasparente e risolutivo da parte dell’amministrazione regionale.