Cultura - 16 maggio 2025, 08:00

Alla scoperta dei Rolli - Villa Delle Peschiere

Arroccata sulle alture, questa straordinaria residenza è la ‘regina nascosta’ della città diventando emblema di mistero e carisma che ancora oggi affascinano chiunque la visiti

Prosegue oggi, e andrà avanti per tutti i venerdì successivi, ‘Alla scoperta dei Rolli’, un servizio seriale de ‘La Voce di Genova’ dedicato a una delle caratteristiche principali della nostra città, che è valsa anni fa il riconoscimento Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Si tratta del sistema dei Palazzi dei Rolli: edifici che sono vere e proprie perle del centro storico e non solo. Vi accompagneremo dentro con i nostri racconti, ve li faremo scoprire con le fotografie, vi illustreremo aneddoti e curiosità. Sempre per amore di Genova e delle nostre eccellenze. Buon viaggio insieme a noi!

Arroccata sulle alture che incorniciano il centro storico di Genova, c’è una villa che racconta una storia lunga diversi secoli con una presenza discreta ma al contempo carismatica.

È Villa delle Peschiere, un complesso architettonico cinquecentesco che sa mettere insieme la ricchezza mercantile e l’ambizione culturale per portare in dote un patrimonio che ha avuto eco in tutta Europa.

Commissionata intorno al 1560 dal potente commerciante e mecenate Tobia Pallavicino, la villa nacque come residenza di piacere fuori dalle mura cittadine, in una posizione panoramica che ancora oggi regala uno dei più suggestivi scorci su Genova e il suo porto. 

Il progetto architettonico, attribuito a Galeazzo Alessi (con possibili interventi di Giovanni Battista Castello detto il Bergamasco) si ispirava ai modelli delle ville romane, fondendo armoniosamente architettura e paesaggio secondo i canoni rinascimentali e manieristi.

Fin dalle origini, Villa delle Peschiere fu un vero e proprio manifesto di prestigio sociale e raffinato collezionismo artistico. I suoi ambienti interni, affrescati da Ottavio Semino e Luca Cambiaso, e arricchiti dagli stucchi di Marcello Sparzo, sono un vero e proprio viaggio tra mitologia e allegoria, con sale che celebrano le arti, la cultura classica e la potenza della famiglia Pallavicino. 

La decorazione pittorica, quasi integralmente conservata, testimonia il ruolo centrale della villa nella storia dell’arte ligure, mentre il celebre bagno esagonale e lo scalone monumentale a doppia rampa rappresentano soluzioni architettoniche di grande modernità e suggestione.

A rendere tutto ancora più magico è il giardino. Una magia che si ripete ancora oggi, nonostante la riduzione che quest’oasi verde ha subito nel corso del tempo e per cui si può solo immaginare cosa potesse essere in principio.

Il parco, oggi ridotto rispetto all’estensione originaria, era celebre per le peschiere, le vasche ornamentali popolate di pesci che hanno dato il nome alla residenza. Fontane, giochi d’acqua, terrazze digradanti e la straordinaria Grotta Pallavicino, un ninfeo artificiale decorato con conchiglie, coralli, marmi e cristalli, componevano un paesaggio scenografico che affascinava visitatori e ospiti illustri. 

La grotta, sopravvissuta al tempo e ancora dotata dell’impianto idraulico originale, è oggi oggetto di un importante progetto di restauro e valorizzazione.

Villa delle Peschiere ha attraversato i secoli come protagonista della vita culturale e sociale di Genova. Nel Seicento fu inglobata dalle nuove mura cittadine, nel Settecento e Ottocento accolse personaggi come Richard Cromwell e Vittorio Amedeo II di Savoia, mentre nel 1844 ospitò Charles Dickens, che qui completò il romanzo Le Campane e descrisse la vista dalla villa come “uno dei più affascinanti e deliziosi scorci del mondo”. La sua fama era già consolidata nel Seicento, tanto che Pieter Paul Rubens la incluse tra le residenze patrizie genovesi nel celebre volume Palazzi di Genova.

Oggi, grazie all’attività della Palazzo Foundation, la villa è al centro di un rinnovato interesse culturale. Il progetto di restauro e apertura al pubblico mira a restituire a Genova e al mondo un luogo che è insieme memoria storica, laboratorio di arte contemporanea e spazio di incontro per studiosi, artisti e cittadini.

Isabella Rizzitano

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