Politica - 19 maggio 2025, 13:51

Elezioni comunali, Silvia Salis in Val Bisagno: "Ok allo Skymetro a cinque giorni dalle elezioni? Operazione ardita per una coalizione che è in svantaggio nei sondaggi"

"Ci sono opinioni molto contrastanti e sentimenti molto diversi. C'è grande preoccupazione per i costi, per i tempi, perché questo progetto costa 200 milioni più del previsto, che non sono finanziati"

Elezioni comunali, Silvia Salis in Val Bisagno: "Ok allo Skymetro a cinque giorni dalle elezioni?  Operazione ardita per una coalizione che è in svantaggio nei sondaggi"

E' di questa mattina la decisione del Consiglio superiore dei lavori pubblici di dare il via libera allo Skymetro. A commentare la decisione a caldo è la candidata sindaca del centrosinistra a Genova, Silvia Salis: "La prossima amministrazione si troverà a che fare con una decisione presa a una settimana dalle elezioni, che divide la città. Vedremo come saranno le condizioni".  Il progetto di una nuova linea della metropolitana che colleghi la Val Bisagno a Brignole, all'esterno e in sopraelevata, è sempre stato duramente contestato dalla coalizione progressista: "Questa operazione di schiacciare il parere a cinque giorni dalle elezioni, è politicamente abbastanza ardita per una coalizione che è in svantaggio nei sondaggi", aggiunge Salis. La candidata ricorda di aver "fatto tanti giri in Val Bisagno, tra la bassa e la media Val Bisagno: ci sono opinioni molto contrastanti e sentimenti molto diversi. C'è grande preoccupazione per i costi, per i tempi, perché questo progetto costa 200 milioni più del previsto, che non sono finanziati. E per la parte finanziata non risolve il problema della mobilità in Val Bisagno: dà vita a un percorso dimezzato e prevede disagi incredibili per gli abitanti della prima parte del tragitto". Tra le criticità, rimarca Salis, "c'è in ballo l'abbattimento di una scuola per la quale non si sono trovate alternative e il fatto che i lavori dureranno probabilmente una decina di anni". La candidata sindaca ha sempre manifestato la volontà di rivedere il progetto e ricontrattare il finanziamento con il ministero, esprimendo la preferenza per un percorso tramviario. "Non è una questione né di bloccare né di cambiare, è una questione di capire quali sono le alternative meno impattanti e più sostenibili economicamente, perché anche questa cosa che mancano 200 milioni non è un dettaglio", conclude.

Il commento arriva al termine di una visita in Val Bisagno della candidata sindaca. Proprio in via Piacenza, due anni fa, un incendio aveva causato disagi estremi ad alcuni residenti della zona: alcuni di loro sono ancora fuori dalle proprie case e molti hanno perso la speranza di farvi ritorno: "La cosa più dolorosa è vedere che non c'è speranza e non c'è fiducia nelle istituzioni - commenta Salis -. È importante metterci la faccia e farsi vedere e far capire che siamo vicini al loro problema e che faremo in modo di trovare una soluzione nel minor tempo possibile. È la cosa più difficile per chi si occupa di politica locale, per chi si candida per un città è vedere che si è interrotta quella comunicazione tra l'amministrazione e il territorio, tra l'amministrazione e le persone che non credono più che il Comune possa fare qualcosa per loro. È anche per questo che siamo venuti qua per non solo per dare solidarietà, ma per far vedere che c'è una vicinanza ai temi concreti che riguardano la loro vita".

Infine, parlando della campagna elettorale che l'ha vista tra i protagonisti e che sta per giungere al termine: "È stata, dopo la nascita di mio figlio, l'esperienza più emozionante della mia vita. Le persone hanno un entusiasmo, un'energia che che travolge e che ti fa andare avanti, nonostante sia un'esperienza molto complessa e molto lunga, perché sono tre mesi di campagna elettorale. L'ultima parola che voglio dire è che stiamo svolgendo una grande sfida in un modo onesto, in un modo coerente e sono felice che tutta la coalizione sia stata le regole d'inizio, cioè di non cadere nelle polemiche personali, di non attaccare personalmente l'avversario: è un livello di politica che io ci tengo a mantenere, anche se, insomma, non è stato mantenuta dall'altra parte, ma io credo che Genova abbia bisogno di qualcosa di diverso e noi vogliamo rappresentare quello".

C.O.


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