Politica - 19 maggio 2025, 08:00

Elezioni Municipi, Lorella Fontana (Lega): “Sicurezza, decoro e partecipazione attiva: è questa la mia ricetta per il Ponente”

La candidata alla presidenza del Municipio Ponente rivendica il lavoro svolto come vicepresidente e punta su continuità amministrativa, ascolto dei cittadini e valorizzazione del territorio: “Le istituzioni devono essere trasparenti e vicine alla comunità, costantemente pronte ad intervenire”

Lorella Fontana Foto Facebook

Lorella Fontana Foto Facebook

Una lunga esperienza politica, maturata dapprima a Milano e poi Genova, ha portato Lorella Fontana (Lega) ad essere indicata dalla coalizione di centrodestra come candidata alla presidenza del Municipio Ponente.

Dopo anni di militanza nel Partito Socialista e un percorso iniziato in Liguria nel 2007 con la Lega, Fontana ha collaborato a lungo con il Viceministro al Mit Edoardo Rixi, prima in Comune e poi in Regione. Dal 2017 ha ricoperto il ruolo di capogruppo municipale e, nel 2022, è stata nominata vicepresidente e assessore ricoprendo diverse deleghe del Municipio Ponente.

La ricetta è pronta: sicurezza, decoro, valorizzazione del patrimonio storico-artistico, ascolto attivo dei cittadini e, soprattutto, in caso della sua elezioni, l’attivo tempestivo di uno sportello di ascolto contro la violenza sulle donne. Così, Lorella Fontana si prepara a raccogliere il testimone per guidare il Municipio nei prossimi cinque anni, con l’obiettivo di un “Municipio trasparente, sempre pronto ad ascoltare i bisogni e le necessità dei cittadini”.

Fontana, come pensa di portare avanti il suo programma nelle vesti di papabile futura presidente del Municipio Ponente nei prossimi cinque anni, ruolo che ha già iniziato a ricoprire come vice da oltre due anni e mezzo?

"È stata la coalizione a scegliermi, non è stata un’autoproclamazione. In questi due anni e mezzo mi sono occupata delle deleghe a cultura, tradizioni, scuola, rapporti con il teatro, biblioteche, decoro, rapporti con Amiu, oltre che di mobilità e sicurezza. Ho portato avanti con convinzione il discorso culturale, cercando di svilupparlo il più possibile anche attraverso iniziative scolastiche. Ho lavorato molto con la biblioteca, cercando di renderla un punto d’incontro a 360 gradi: non solo un luogo di studio per studenti, ma anche uno spazio per appuntamenti storici, sociali, eventi contro la violenza sulle donne. Un’offerta culturale sfaccettata che ha visto crescere la partecipazione cittadina, molto apprezzata. Ho lavorato intensamente con Amiu, perché, nonostante ci siano ancora alcuni negazionisti, si è cercato di dare un segnale di maggiore pulizia nelle tre delegazioni. Certo, c’è ancora molto da fare. Ribadisco che non abbiamo completato un ciclo amministrativo pieno: siamo a metà. Tante cose che si volevano fare non si è riusciti a realizzarle. Ci sarà quindi una continuità per portare a termine una serie di interventi. Io ho sempre impostato la mia azione politica sul dialogo con i cittadini, perché il municipio è il primo front office tra istituzioni e persone. Se li ascolti, da loro puoi trarre suggerimenti e segnali importanti. Ad esempio sul tema del decoro urbano: il cittadino vuole risposte concrete, come la sostituzione di cassonetti rotti da tempo o spiegazioni quando ci sono rallentamenti nella raccolta dei rifiuti. Mi sono sempre interfacciata con Amiu, con cui ho un ottimo rapporto, e ho cercato di dare spiegazioni chiare ai cittadini. Abbiamo fatto molto anche nelle zone collinari: in tanti punti abbiamo ridotto significativamente l’abbandono di ingombranti, installando telecamere e, in alcuni casi, riuscendo anche a sanzionare i responsabili”.

A suo avviso, quali sono le priorità del Municipio Ponente?

"Sicuramente la sicurezza. È una priorità perché non deve essere solo percepita, ma reale. La gente ha il diritto di camminare per strada sentendosi al sicuro. Per questo chiederò maggiori presidi sul territorio, un incremento delle telecamere nei punti più critici e una migliore illuminazione pubblica: la presenza di punti luce offre una maggiore percezione di sicurezza. Sul tema della sicurezza, voglio anche sottolineare un altro risultato: in due anni e mezzo abbiamo rimosso circa quattrocento carcasse di auto e motorini abbandonati nel Municipio. È stato il numero più alto di tutta Genova, un traguardo importante. Poi c’è il tema della pulizia, che non riguarda solo le strade ma anche le aree verdi. Abbiamo parchi storici splendidi che devono essere valorizzati e curati con maggiore attenzione”.

In tema di valorizzazione, nel suo programma ha riflettuto sulla possibilità di avere i Rolli anche nel Ponente…

"Sono stata duramente attaccata per questa proposta. Qualcuno ha detto che già ci sono, altri hanno perfino commentato ‘ma lei è milanese, cosa vuole che ne sappia’. Ritengo che questo sia un commento razzista e fuori luogo. Il mio intento era ed è quello di valorizzare le ville e i parchi del Ponente, rendendoli parte del patrimonio storico. Estendere il concetto dei Rolli anche a queste realtà, attraverso percorsi storici e culturali, è un’opportunità. Credo che il Ponente abbia tanto da offrire, ma viene ancora valorizzato troppo poco. Si potrebbe sviluppare anche un collegamento via mare: perché non potenziare il servizio navebus fino a Pra’? E ora che è stato aperto il Parco delle Dune, perché non pensare a un’estensione dei Rolli anche lì? Lo stesso discorso vale per Euroflora: perché non farne un’appendice nel Ponente? Abbiamo molto, dobbiamo solo imparare a valorizzarlo”.

Per quanto concerne la questione della compatibilità tra porto e insediamento urbano, qual è la sua visione?

"La portualità è stata fortemente voluta da una parte della popolazione dell’epoca. Oggi, chi la rinnega, dovrebbe ricordare che i propri predecessori l’hanno sostenuta con manifestazioni in strada. Personalmente, avrei fatto scelte diverse. Ma oggi la portualità del Ponente non è destinata a espandersi ulteriormente: questo è stato garantito sia dal sindaco facente funzione Pietro Piciocchi, sia dal viceministro al MIT Edoardo Rixi. C’è, esiste, e bisogna farla funzionare in modo moderno, senza impattare sull’abitato. Non possiamo rinunciarvi. Confido molto in Rixi, che ha sempre mantenuto le promesse. Voglio ricordare che se i cassoni non sono stati costruiti a Pra’, lo dobbiamo al suo impegno diretto. Chi nega che il suo intervento sia stato determinante per evitare la costruzione, sta negando l’evidenza dei fatti”.

Un focus su Multedo: qual è il suo pensiero sui depositi chimici? Come intende affrontare questa situazione?

"I depositi chimici sono una spina nel fianco per i cittadini di Multedo, ma anche per tutta la città. Credo debbano essere spostati: non è una decisione che compete al Municipio, ma il trasferimento deve avvenire. Non voglio dire dove debbano essere collocati, perché non spetta a me stabilirlo, ma è evidente che la loro vicinanza alle abitazioni, qui a Multedo, non ha paragoni con altre aree potenzialmente interessate. Non va dimenticato che, anni fa, quattro operai hanno perso la vita lavorando nel deposito. Nessuno aveva mai pensato di dedicare loro una via come caduti in servizio, mentre la nostra giunta di centrodestra ha avanzato questa proposta e siamo riusciti a farla approvare. Quando si parla di rispetto per i lavoratori, il colore politico non conta. È solo questione di rispetto". 

Nell’eventualità della sua elezione a Presidente del Municipio, quali saranno i primi interventi che porterà a termine?

"Il primo sarà garantire un’estate tranquilla sul piano della sicurezza per i residenti da Vesima a Multedo. Poi, voglio dare un segnale concreto di ascolto: le porte del municipio saranno aperte a tutti. Un municipio che dialoga con i cittadini, perché, come mi ha insegnato mio padre, che ha fatto politica per tanti anni, i palazzi delle istituzioni dovrebbero essere trasparenti come vetri, per far vedere chiaramente cosa si fa al loro interno. Già dal giorno dopo l’eventuale elezione, vorrei che la gente sapesse che può trovare un presidente, una giunta e consiglieri disponibili all’ascolto e alla ricerca di soluzioni insieme. Inoltre, oltre a proseguire il lavoro su decoro e pulizia, mi impegnerò ad aprire al più presto uno sportello di ascolto contro la violenza sulle donne. È una piaga sociale emergenziale che va contrastata: bisogna sensibilizzare le donne e le ragazze che subiscono violenza a parlare, a chiedere aiuto, a sentirsi sicure. Tutti dobbiamo fare la nostra parte”.

Federico Antonopulo


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