Attualità - 21 maggio 2025, 08:00

La parola a Disco Club, le uscite della settimana - Prog, leggende e ritorni con il nuovo disco degli IQ

Dall’epicità del neoprog britannico alla psichedelia di Julian Cope, passando per la ristampa deluxe di “Brothers in Arms” dei Dire Straits e il folk-pop degli Head and the Heart

La parola a Disco Club, le uscite della settimana - Prog, leggende e ritorni con il nuovo disco degli IQ

Prosegue questo mercoledì, e andrà avanti per tutti i mercoledì successivi, il rapporto di collaborazione tra ‘La Voce di Genova’ e Disco Club, il celeberrimo negozio di musica di via San Vincenzo, tra i più antichi in tutta Italia e tra gli ultimi rimasti in attività a livello di impresa indipendente. Ogni settimana, nel ciclo ‘La parola a Disco Club’, Gian, Dario e i numerosi altri esperti di questo impagabile ‘covo’ di appassionati ci accompagneranno tra le ultime uscite, qualche curiosità, le ristampe e le chicche da non perdere. Buona lettura e buon ascolto! 

Settimana piena di nuove attesissime uscite. 

Si cominci subito subito con gli IQ, storica band britannica simbolo del neoprog, che torna con “Dominion”, un concept album che affronta temi profondi come la sopravvivenza dell’anima e l’inevitabilità della morte. Il disco si distingue per atmosfere cupe e una maggiore intensità rispetto ai lavori precedenti, rispondendo alle aspettative di una fanbase fedele e appassionata. Le copie sono già quasi esaurite, segno di un interesse vivo e costante per un genere che continua a rinnovarsi mantenendo salde le proprie radici.

Per gli amanti delle ristampe, la nuova edizione deluxe di “Brothers in Arms” dei Dire Straits rappresenta un’occasione imperdibile. Questa tripla confezione include, oltre all’album originale, due CD live registrati durante il tour del 1985, offrendo una qualità audio superiore e un repertorio che ha fatto la storia del rock. Un vero gioiello per collezionisti e appassionati, che permette di riscoprire uno dei capolavori della band di Mark Knopfler in una veste nuova e arricchita.

Julian Cope, musicista eclettico e spesso enigmatico, torna con “Friar Tuck”, un album che prosegue il concept iniziato con il suo precedente lavoro ispirato alla leggenda di Robin Hood e alla foresta di Sherwood. Il disco, caratterizzato da sonorità acustiche e psichedeliche che richiamano l’atmosfera dei primi Pink Floyd di Syd Barrett, conferma la sua natura di artista fuori dagli schemi, capace di offrire visioni musicali originali e suggestive. La scelta di non mettere il proprio nome in copertina aggiunge un alone di mistero che stimola la curiosità dei fan più irriducibili.

Infine, gli Head and the Heart segnano un ritorno alle origini con “Aperture”, un album che valorizza la produzione indipendente e mette in primo piano la voce femminile, elemento che arricchisce le consuete melodie folk-pop luminose e coinvolgenti. Dopo il debutto di successo del 2011, la band americana conferma la propria capacità di rinnovarsi senza tradire le radici, conquistando nuovamente le classifiche statunitensi e guadagnando terreno anche in Italia.

Isabella Rizzitano

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