Paola Bordilli, assessore del Comune di Genova dal 2017, è da subito scesa in campo annunciando la sua ricandidatura al Consiglio Comunale per le elezioni del 25 e 26 maggio. Dopo otto anni di mandato, rivendica un percorso fatto di continuità e dedizione per la Superba, dal lei stessa definita “la città che amo con tutta me stessa”.
“Credo di aver sempre dimostrato impegno e serietà – spiega – e ora sento il dovere di continuare a offrire competenza, presenza, passione e quella conoscenza del territorio che ho maturato giorno dopo giorno”. La sua scelta si accompagna al sostegno a Pietro Piciocchi come sindaco, candidato per la coalizione di centrodestra: “Genova ha bisogno di una figura che sia per i cittadini come un padre per i figli, che li accompagni nel cambiamento, li aiuti a comprenderlo, senza dimenticare la cura e l’attenzione ai dettagli”.
Bordilli sottolinea come la città stia attraversando una fase di trasformazione intensa, con molte opere in corso e sfide da affrontare, e ritiene che questa crescita debba essere guidata con equilibrio, responsabilità e ascolto. A partire dalla gestione del commercio, delega che ha seguito per otto anni consecutivi. “Quando sono arrivata – ricorda – la situazione era di grande abbandono. I mercati coperti erano fuori norma, le fiere dimenticate. Il nostro lavoro non è stato sempre visibile, ma ha restituito dignità al settore”.
Durante la pandemia, Genova è stata una delle prime città italiane a rilanciare le fiere, scommettendo sulla riapertura in sicurezza. Negli ultimi mesi poi, Bordilli ha promosso una serie di interventi legati al commercio cittadino: dalla pianificazione delle attività sul territorio alla semplificazione delle regole per l’uso degli spazi pubblici, i dehor, cercando di coniugare esigenze economiche e vivibilità urbana.
Nel corso del suo incarico, ha anche seguito la delega al Centro Storico, avviando quello che definisce “il primo vero piano integrato per questa parte della città”, basato sul coordinamento tra uffici e visione strategica. Un metodo che, secondo l’assessore, andrebbe ora applicato anche ad altri quartieri, come per esempio Sestri Ponente, che si apprestano a vivere cambiamenti rilevanti.
Un’altra area di intervento che Bordilli evidenzia è quella legata alla valorizzazione delle tradizioni cittadine, che ha voluto rendere più centrale nel panorama culturale genovese. “Ho cercato di dare visibilità e riconoscimento a cori, bande, gruppi storici. Spesso poco considerati, rappresentano invece una parte importante della nostra identità”.
Negli ultimi mesi ha assunto anche la responsabilità dei rapporti con i municipi e del benessere animale. Una delega, quest’ultima, che ha affrontato con determinazione, pur in un tempo limitato. “Era un tema che veniva considerato marginale, ma che tocca la vita quotidiana di tanti cittadini, anche di chi non possiede animali. Credo che il rispetto e la cura per loro siano parte integrante del benessere pubblico”.
Tra le iniziative portate avanti, l’apertura della prima spiaggia attrezzata per cani a Voltri, prevista per metà giugno, e l’avvio dei lavori per il primo gattile comunale, una struttura che finora Genova non aveva mai avuto. Piccoli segnali, spiega, ma importanti per costruire una città più inclusiva e attenta.
Domenica e lunedì, dunque, tutte le persone residenti nel comune di Genova sono chiamate a scegliere chi sarà a guidare la città per i prossimi cinque anni. Per questo l’assessore uscente lancia un appello: “Non mi sono mai sottratta all’ascolto. Ho sempre vissuto la politica come un servizio vero, fatto di presenza costante. Credo che oggi più che mai Genova abbia bisogno di chi conosce i suoi quartieri, le sue fragilità ma anche la sua straordinaria forza. È per questo che chiedo di continuare a lavorare, con rinnovata responsabilità, al fianco dei cittadini”.






