Politica - 30 maggio 2025, 14:18

Silvia Salis e lo sport nel destino: da ex presidente del Coni entra a Palazzo Tursi ed eredita le incompiute di Palasport e stadio

Sulla sua scrivania la doppia sfida di un’operazione Palazzetto sotto la lente della Corte dei Conti e di un ‘Ferraris’ da riqualificare e mantenere pubblico, come da promessa elettorale

L'inaugurazione del Palazzetto dello Sport

L'inaugurazione del Palazzetto dello Sport

Quando la proverbiale ironia della sorte ci mette lo zampino, capita che la neo sindaca di Genova, Silvia Salis, ex vicepresidente del Coni ed ex atleta olimpica, si trovi a dover fare i conti con due partite aperte tra le più delicate, proprio in ambito sportivo. Temi che intrecciano sport e amministrazione, capacità di far quadrare i conti e abilità nel maneggiare le questioni di governo cittadino.

Tra le tante incompiute lasciate dalla passata amministrazione comunale sulla scrivania della sindaca entrante ci sono quelle del Palasport e della ristrutturazione dello stadio ‘Luigi Ferraris’. Operazioni imbastite dall’asse Bucci-Piciocchi e ora lasciate a metà nelle mani di chi guiderà Palazzo Tursi per i prossimi anni. Perché se è vero che per i tagli del nastro si faceva a spintoni per esserci, è altrettanto vero che le carte sono ancora ferme e la parola ‘fine’ sembra ben lontana.

La più delicata è, senza dubbio, quella del Palasport. Salis, tra l’altro, partecipò anche all’inaugurazione quando ancora era rappresentante del Coni e ambasciatrice di Genova nel mondo. A quel tempo nemmeno lontanamente avrebbe potuto immaginare che, poi, le sorti della struttura sarebbero dipese da lei, in qualità di sindaca. La struttura, lo ricordiamo, nel 2020 era stata venduta dal Comune alla società privata Cds Holding per 14,25 milioni di euro nell’ambito del più ampio progetto di riqualificazione dell’intero Waterfront. Poi, il Comune ha deciso di riacquistarla per 23 milioni di euro, cifra determinata sulla base di una perizia del Politecnico di Milano, asseverata dall'Agenzia del Demanio, sulla quale però la Corte dei Conti ha deciso di volerci vedere chiaro. Una verifica che pare sia partita proprio dall’attività di controllo esercitata dai consiglieri di minoranza durante l’amministrazione di Marco Bucci prima e di Pietro Piciocchi poi. Risultato: l’operazione che si sarebbe dovuta concludere proprio nella primavera del 2025, è ferma e al momento la gestione della struttura è affidata in via provvisoria alla Porto Antico S.p.a. in attesa dell’esito dell’indagine della Corte dei Conti. A quel punto, però, la pratica sarà in mano alla neo sindaca e, soprattutto, all’amministrazione composta in gran parte da chi, prima, si opponeva all’operazione del Comune.

Non meno articolata è la vicenda dello stadio ‘Ferraris’ sul quale, tra l’altro, Salis e Piciocchi si sono spesso scontrati in campagna elettorale: lei fiera sostenitrice dell’anima pubblica dell’immobile e pronta a un mutuo comunale per mantenerne la proprietà, lui promotore dell’operazione che aveva visto proprio la CDS Holding protagonista con l’80% della proprietà della società costituita per il progetto di restyling, con Genoa e Sampdoria rispettivamente al 10%. Già messo in calendario, proprio in campagna elettorale, l’ipotetico inizio dei lavori fissato all’estate del 2026 con l’obiettivo di concludere entro il 2029 per essere pronti in occasione di Euro 2032. L’investimento complessivo stimato per la riqualificazione è tra gli 80 e i 100 milioni di euro, da suddividere equamente tra le società coinvolte. 
Il Comune di Genova, però, dovrà rispondere alla manifestazione di interesse entro il 31 luglio di quest’anno, per avviare le procedure successive, tra cui l'evidenza pubblica. E qui entra in gioco Salis, a lei spetterà il compito di tradurre in pratica quello che ha portato in campagna elettorale con un ‘Ferraris’ a vocazione pubblica e con il supporto di enti come CDP e il Credito Sportivo per finanziare la ristrutturazione. Anche lei, va detto, ha un obiettivo dichiarato: avere uno stadio rinnovato per ospitare le partite di Euro 2032.

Pietro Zampedroni


Vuoi rimanere informato sulla politica di Genova e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo GENOVA
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediGenova.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP GENOVA sempre al numero 0039 348 0954317.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU