Un episodio raccapricciante ha scosso la comunità di Sestri Ponente: all’alba di domenica 1° giugno, nel parcheggio della Marina di Sestri, in via Pionieri e Aviatori d’Italia 223, una donna ha rinvenuto la testa di un gattino decapitato.
Così, dopo il brutale ritrovamento, il movimento 'Centopercentoanimalisti' ha lanciato un appello pubblico, offrendo una ricompensa di mille euro a chiunque fornisca informazioni utili per risalire agli autori del gesto. "Non c’erano tracce di sangue fresco – si legge in una nota diffusa dal movimento – quindi probabilmente si tratta di un episodio accaduto giorni fa, se non settimane. Con la nuova legge, il criminale che ha compiuto un’azione terribile come questa finirebbe in galera".
Domani, sabato 7 giugno, alle ore 17, è previsto un presidio proprio in via Pionieri e Aviatori d’Italia. L’iniziativa è stata promossa da Centopercentoanimalisti per chiedere giustizia per il gattino e condannare ogni forma di violenza sugli animali: "Tutti i crimini dovrebbero essere considerati con la stessa gravità, anche se le vittime sono di un’altra specie", scrivono gli organizzatori. "La violenza, la mancanza di empatia è un segnale pericoloso che si sta diffondendo in modo inquietante: ne sono vittime i più indifesi, donne, anziani, bambini e animali. Vogliamo il nome di questa mente criminale, e di altri se erano un gruppo".
I resti dell’animale, che sembrerebbe avere solo pochi mesi, sono stati affidati all’Istituto Zooprofilattico per essere sottoposti ad analisi. Il corpo non è stato ancora ritrovato. Le forze dell’ordine hanno ascoltato testimoni, a cominciare dalla donna che ha dato l’allarme, e si sono messe in contatto con il presidente della Marina per ottenere le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. I filmati verranno visionati a partire da martedì 3 giugno, alla riapertura degli uffici.
Le indagini sono ora nelle mani della polizia locale e delle guardie zoofile, che dovranno chiarire se si sia trattato di un’azione intenzionale – come sembra far pensare la precisione delle lesioni – o di un tragico incidente. Nel primo caso, l’obiettivo sarà identificare e fermare il responsabile, o i responsabili, per prevenire nuovi episodi di violenza.






