Sport - 16 giugno 2025, 08:00

Andata dei playout alla Sampdoria, si riaccende la speranza salvezza per i blucerchiati. Evani: "Dalle lacrime a un momento di soddisfazione, ma non abbiamo ancora fatto nulla"

Il tecnico doriano evidenzia lo spirito della squadra dopo il 2-0 alla Salernitana: "Tutti hanno faticato e sofferto aiutando i compagni, bello che la spinta maggiore sia venuta da chi era in panchina". Rottura del tendine d'Achille per Cragno, a Salerno assente anche Borini, espulso nel finale

Foto G. Siri

Foto G. Siri

Sopravvissuta in maniera del tutto insperata dopo essere finita sotto un treno – per citare le parole di Evani alla vigilia del playout – la Sampdoria ritrova carattere e fiducia proprio nell'appuntamento più importante del campionato, conquistando il primo round dello spareggio salvezza contro la Salernitana, ko 2-0 sotto i colpi di Meulensteen e Curto. 

Un risultato nel complesso meritato da parte della truppa di Evani, brava a incanalare fin da subito la gara sul piano dell'atteggiamento e del carattere, sfruttando al massimo il fattore “Ferraris”, con più di 30.000 tifosi a trascinare la squadra un mese dopo la retrocessione diretta maturata nella tragica trasferta in casa della Juve Stabia (e prima del caos Brescia): “In queste settimane i ragazzi hanno fatto un grande lavoro non solo tecnico-tattico, ma soprattutto a livello di spirito. Siamo diventati una famiglia, tutti hanno faticato e sofferto aiutando i compagni, anche chi era fuori non vedeva l'ora di entrare. Siamo passati dalle lacrime a un momento di soddisfazione, pur restando pienamente consapevoli che nulla è stato fatto: nel calcio quello che fai oggi, domani non conta più, specie in un contesto come questo. Anche a Salerno ci sarà un'atmosfera caldissima, cercheremo di limitare i loro punti di forza e di recuperare in primis energie e giocatori”. 

Nota dolente della serata il grave infortunio a Cragno: “Purtroppo si è rotto il tendine d'Achille, pensavamo inizialmente fosse un problema muscolare, invece negli spogliatoi ci ha riferito di aver sentito proprio lo strappo, mi dispiace tanto soprattutto per la persona che è”. 

Sulla prestazione di Sibilli, tra i migliori in campo nonostante i due gol divorati nella prima parte del match: “E' un ragazzo su cui puntiamo fin dal primo giorno in cui siamo arrivati, a volte è fin troppo generoso e quando gli arriva la palla le idee sono più offuscate: ha tirato comunque tre volte in porta, è uno di quei giocatori che può fare la differenza”. 

Nel complesso soddisfacente la tenuta fisica della squadra dopo un mese senza gare ufficiali: “Si è visto il lavoro che abbiamo portato avanti in questo mese, la squadra probabilmente è andata oltre quelle che erano le nostre aspettative. Anche sul piano caratteriale avevamo visto tante volte questo spirito durante gli allenamenti, bello che la spinta sia arrivata soprattutto da chi era fuori”. 

Poco incisivo in zona gol Massimo Coda: “Si è sacrificato tanto per la squadra, è stato meno appariscente di altri giocatori che hanno beneficiato del suo lavoro sporco per puntare la porta. Arriverà anche il suo momento, ha sempre il gol nelle corde. Il rosso a Borini? Fabio non ha lavorato con grande continuità insieme alla squadra, è un giocatore su cui comunque puntavamo: dispiace perderlo per il ritorno, forse poteva gestire meglio quella situazione”. 

Da monitorare a questo punto attentamente le condizioni di Abiuso e Niang in questi quattro giorni prima della trasferta di Salerno, con i blucerchiati che, per capovolgere l'esito di una stagione da incubo, potranno anche perdere all'Arechi, ma con una sola rete di scarto. 

Paolo Garassino


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