Politica - 26 giugno 2025, 18:16

Aeroporto ‘Colombo’ sceso in categoria 7: per l’Enac non è declassamento ma razionalizzazione, i sindacati temono per futuro e investimenti

Il confronto in commissione. Biasi: “Serve un’operazione bipartisan”, Piccardo: “Una perdita enorme per la sesta città d’Italia”

Aeroporto ‘Colombo’ sceso in categoria 7: per l’Enac non è declassamento ma razionalizzazione, i sindacati temono per futuro e investimenti

A Genova tiene sempre banco il futuro dell’aeroporto ‘Cristoforo Colombo’, stretto tra lo spauracchio del declassamento, un piano per renderlo più appetibile ai vettori internazionali per attrarre nuove tratte e ancora alla ricerca di un partner che possa collaborare alla sua crescita. Oggi il tema è stato al centro della Terza e della Quarta Commissione (rispettivamente presiedute da Armando Biasi e Chiara Cerri), riunite in seduta congiunta per provare a fare chiarezza su una vicenda che, nelle ultime settimane, ha sollevato più di un allarme. 
Al centro del confronto, il declassamento dello scalo dalla categoria ICAO 8 alla 7: una decisione che si traduce in un taglio del personale dei Vigili del Fuoco (con possibili conseguenze sul servizio), proprio mentre si discute di rilancio e sviluppo del traffico passeggeri. In sala sono stati ascoltati i rappresentanti di Enac e i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Usb per portare al tavolo la voce dei lavoratori. Assente Assaeroporti. Ognuno con le sue ragioni, ma con un punto in comune: il timore che dietro alla parola “riorganizzazione” si nasconda, in realtà, un passo indietro tecnico e politico.

Giuseppe Ignoto, neo direttore di Enac, ha parlato non di un declassamento, ma di una razionalizzazione per la categoria dell’antincendio e ha ipotizzato anche una possibile ‘promozione’ alla categoria 9. La categoria 7, inoltre, secondo Ignoti non avrebbe un impatto sugli oneri oltre a non comportare perdita di appeal turistico o commerciale.

Una visione completamente opposta è quella dei sindacati. Per le sigle intervenute oggi in commissione, la riduzione del personale antincendio, con il taglio anche di un mezzo dei Vigili del Fuoco, porterebbe a serie difficoltà nell’espansione dei traffici e limitazioni per i voli che possono atterrare a Genova. Per i sindacati, inoltre, le modifiche nella distribuzione dei Vigili del Fuoco all’aeroporto ‘Colombo’ sono in contrasto con la posizione di Enac che nega il declassamento e genererebbe un mancato guadagno oltre a problemi anche con le crociere. I rappresentanti  sindacali, inoltre, nel chiedere risorse aggiuntive di mezzi e uomini, hanno parlato dell’aeroporto di Genova come dell’unico che, dopo il Covid, non è riuscito ancora a ritornare ai numeri pre-pandemia. Cgil, Cisl, Uil e Usb, infine, hanno espresso tutta la loro preoccupazione per lo scalo genovese e anche per la ricerca di partner, arrivando a minacciare lo sciopero.

Il primo fattore emerso è l’interpretazione, tra i termini ‘declassamento’ e ‘razionalizzazione’ - commenta il presidente della Commissione Trasporti, Armando Biasi (Lega) - le parti si sono espresse. La riunione di oggi ha consentito di aprire un focus che deve essere portato avanti dalla Regione e dal Comune di Genova che ora ha cambiato colore politico, perché diventa strategicamente troppo importante e va sviluppato nel rispetto della sicurezza e del marketing turistico della Liguria. Serve un’operazione bipartisan. Tra i membri della commissione si è creato il presupposto di collaborare in funzione di un risultato che possa agevolare tutti i liguri”.

Critica la commissaria Katia Piccardo (Pd): “Questa prospettiva di sviluppo rimane uno slogan vuoto se non ci si attiva per far sì che la politica dia gambe a quello che è stato favoleggiato relativamente alle potenzialità e alla crescita. Chi è sul campo ha una preoccupazione in materia di sicurezza, un tema sul quale non si dovrebbe ragionare per minimi termini con la soluzione più ridotta all’osso, ma il vero salto di qualità dovrebbe portare a puntare a stare in ‘maglie’ sempre più confortevoli. Il fatto che abbiamo dieci operatori e che dieci sia la misura contata con cui si va a salvaguardare quella che già è una classe inferiore rispetto a quello che era fino a qualche tempo fa, a mio avviso è miope”.

Stiamo chiedendo ai lavoratori degli sforzi e dei sacrifici enormi e chiediamo anche alla loro buona coscienza e alla loro volontà di sopperire alle lacune della politica - conclude Piccardo - al netto del fatto che il direttore Ignoto abbia detto che non c’è nessun ‘declassamento’ come definizione nozionistica, di fatto è quello che è accaduto. È una perdita enorme per la sesta città d’Italia, che non merita un piano al ribasso. Ora procederemo con nuove audizioni per arrivare a una sintesi e dare sicurezze ai lavoratori che si sono dimostrati attenti e attaccati al futuro dell’aeroporto”.

Pietro Zampedroni


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