Un bilancio economico solido, uno di sostenibilità sempre più strutturato e una visione strategica che guarda oltre il presente. AMIU Genova chiude il 2024 con numeri in equilibrio e con l’ambizione di proseguire lungo un percorso fatto di innovazione, responsabilità ambientale e attenzione al territorio.
Il valore della produzione tocca quota 197,6 milioni di euro, con investimenti per sedici milioni, un margine operativo lordo di 21,6 milioni e un risultato netto positivo, in sostanziale pareggio. Ma il dato che più di altri racconta la direzione presa dall’azienda è quello che riguarda l’impatto sociale e ambientale, che diventa sempre più centrale nel definire la traiettoria dell’intera holding.
Il Bilancio di Sostenibilità, redatto su base volontaria e già conforme agli standard GRI e alla futura direttiva europea CSRD, rappresenta un punto di svolta. Non solo per le cifre – 325.000 tonnellate di rifiuti gestiti, oltre il 50% di raccolta differenziata, 7,1 milioni di metri cubi di biogas trattati, di cui 3,8 milioni convertiti in biometano – ma per ciò che significano in termini di riduzione dell’impronta ecologica: quasi 11.300 tonnellate di CO₂ evitate.
La transizione energetica prende forma anche grazie all’impianto fotovoltaico da 1,5 MW attivo a Scarpino e a una flotta aziendale che, per l’80%, è già composta da mezzi a basse emissioni. L’obiettivo dichiarato è l’autonomia energetica del polo entro il 2035.
Sul piano interno, l’azienda prosegue il lavoro sul capitale umano: ottanta nuove assunzioni, 23% di presenza femminile nei ruoli manageriali, 14 ore di formazione media a dipendente e un’età media del personale di 53 anni. A questo si aggiunge il coinvolgimento di oltre 5.200 studenti in iniziative educative e un livello di soddisfazione dell’utenza che sfiora il 90%.
Tutti indicatori che si innestano nel disegno tracciato dal nuovo piano industriale 2025–2029, che guarda alla digitalizzazione, al consolidamento del ciclo integrato dei rifiuti e all’aumento della raccolta differenziata, con obiettivi trasversali anche sul piano della parità di genere (40% nei CdA) e della qualità dei servizi.
Come sottolinea il presidente Giovanni Battista Raggi, “Il Bilancio di Sostenibilità è uno strumento di trasparenza e responsabilità. La sua redazione secondo gli standard internazionali GRI e il progressivo allineamento alla direttiva CSRD confermano la nostra volontà di offrire una rendicontazione chiara e orientata al futuro, continuando a essere un riferimento nella gestione sostenibile dei servizi pubblici locali”.






