Attualità - 04 luglio 2025, 08:00

Caldo e fuga dalla città, sold out il rifugio del Faiallo: la meta per respirare e sfuggire alla canicola. Anche qui l’ombra del cambiamento climatico

“È turismo di sopravvivenza - dice il gestore Nicholas - anche qui sentiamo il caldo tropicale del periodo ma ovviamente a oltre mille metri e con tutto il verde che abbiamo intorno un po' di più si respira”

Caldo e fuga dalla città, sold out il rifugio del Faiallo: la meta per respirare e sfuggire alla canicola. Anche qui l’ombra del cambiamento climatico

Cercare il fresco è l'impresa dell'estate 2025, ma c'è una chance anche piccola e la Liguria la offre in altura. Un po' bisogna adattarsi, non è più come una volta, il cambiamento climatico è arrivato anche qui, ma se è vero che questo avvio d'estate non ha risparmiato con picchi di temperatura nemmeno l'entroterra e i rilievi, c'è chi è fuggito dalla città in questi giorni roventi di inizio luglio. Almeno per dormire, almeno per respirare. Lasciandosi alle spalle il record del giugno con più giorni consecutivi di caldo da bollino rosso degli ultimi 20 anni, il cemento bollente, l'asfalto che suda e butta fuori tutto il sole accumulato nel pieno di una giornata non fatale ma comunque sulle soglie dei 32 gradi. Salgono in altura i genovesi in fuga dal centro, e lo fanno in buona compagnia con i lombardi, i piemontesi, turisti esteri, che in questi giorni hanno scelto di stemperare la canicola con una corsa ai rifugi sull'Appennino, dove non tutto è perduto. Almeno non completamente.

E infatti, mentre la costa segnava 35 gradi, qui la colonnina se ne stava sui 25, caldo per essere una cima ma sempre meglio della città. Devono averlo pensato quelli che hanno prenotato al rifugio sulla cima del passo del Faiallo, il più vicino da Genova, ma che con i suoi 1060 metri di altezza ha fatto il pieno: 22 posti letto, attualmente esauriti, più qualcuno che ha approfittato dei prati più o meno in zona dov'è spuntata qualche tenda.

È turismo di sopravvivenza”, scherza Nicholas, il gestore di ‘La Nuvola sul Mare’. Ma c'è del vero, e lo sa chi di fronte alla prospettiva di un altro weekend da bollino rosso, ha alzato i tacchi e scelto, potendolo fare, di allentare il disagio da caldo in modo alternativo.

Stiamo lavorando tanto - prosegue - c'è una differenza di 6-7 gradi, anche qui sentiamo il caldo tropicale del periodo ma ovviamente a oltre mille metri e con tutto il verde che abbiamo intorno un po' di più si respira. Il nostro bacino principale, oltre al genovesato e alla costa ligure è anche l'Alessandrino e il Tortonese, la pianura. E poi svizzeri e francesi, che scappano dal caldo e che pernottano qua magari prima di imbarcarsi sui traghetti”.

Un trend che negli ultimi anni è aumentato con l'aumentare delle temperature: “Andiamo verso un clima tropicale anche a livello ambientale, anche le coltivazioni sono cambiate”.

Una volta - sottolinea anche Francesca, co-gestore del rifugio - non c'erano nemmeno le zanzare, che ora invece cominciano a comparire. Ma siamo pur sempre oltre i 1000 metri, il verde attorno aiuta”.

Valentina Carosini

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