Prosegue questo mercoledì, e andrà avanti per tutti i mercoledì successivi, il rapporto di collaborazione tra ‘La Voce di Genova’ e Disco Club, il celeberrimo negozio di musica di via San Vincenzo, tra i più antichi in tutta Italia e tra gli ultimi rimasti in attività a livello di impresa indipendente. Ogni settimana, nel ciclo ‘La parola a Disco Club’, Gian, Dario e i numerosi altri esperti di questo impagabile ‘covo’ di appassionati ci accompagneranno tra le ultime uscite, qualche curiosità, le ristampe e le chicche da non perdere. Buona lettura e buon ascolto!
Una selezione particolarmente varia e ricca di spunti per questa settimana, a partire da un recupero d’archivio che farà felici gli appassionati del rock più duro: The Manticore Tapes dei Motorhead. I più attenti ricorderanno On Parole, il disco inciso per Liberty e rimasto nel cassetto finché la band non firmò con la Chiswick, diventando definitivamente famosa. Ma non tutti sanno che esisteva un secondo album “fantasma”, destinato all’etichetta Manticore di Emerson, Lake & Palmer, mai pubblicato fino a oggi. Questo nuovo lavoro raccoglie proprio quelle tracce, collocandosi tra le versioni embrionali di On Parole (con Larry Wallis alla chitarra) e quelle che avrebbero poi dato vita all’album omonimo del 1977, con la formazione storica composta da Fast Eddie Clarke e Phil “Filthy Animal” Taylor. Le differenze? Notevoli, ma starà a voi giudicare.
Passiamo poi al ritorno de I Cani, con l’attesissimo Post Mortem. L’ultimo album del progetto di Niccolò Contessa risaliva al 2016, e questo nuovo lavoro si presenta subito come il più strano, denso e concettuale del gruppo. Lo stile è quello inconfondibile già noto ai fan, ma si arricchisce di citazioni colte e influenze che spaziano dal cinema d’autore alla riflessione esistenziale: da Tarkovskij a La Montagna Sacra, ogni traccia è una piccola opera a sé. Il tono generale è cupo, come già lascia intendere il titolo, ma la risposta del pubblico è stata immediata: l’album sta andando molto bene.
Spazio poi a Kaleidoscope, ultimo album di Ginevra Di Marco, artista amatissima anche tra i clienti del negozio, in particolare da chi segue l’universo musicale di CCCP, CSI e compagnia bella. L’atmosfera è quella raffinata e mediterranea che da sempre caratterizza il suo stile, con arrangiamenti curati e ospiti d’eccezione: oltre al marito Francesco Magnelli, partecipano anche Gianni Maroccolo e Giovanni Lindo Ferretti. Un disco che ha già una marcia in più, ma che oggi riceve anche un importante riconoscimento: proprio in queste ore, Ginevra Di Marco ha ottenuto la Targa Tenco 2025 come Miglior Album di Interprete, confermando il valore del progetto e la profondità del suo percorso musicale. Un motivo in più per non lasciarselo scappare, soprattutto per i collezionisti legati al mondo CCCP/CSI.
Chiude la selezione Flowers, quarto lavoro di Duran Jones & The Indications. La band, già segnalata anni fa da Disco Club ai tempi del primo disco, porta avanti con coerenza il suo soul rétro ispirato alle produzioni Daptone. Ma Flowers segna un’evoluzione importante: pur restando fedele al vintage di fine anni Sessanta e inizio Settanta, il gruppo inizia a sviluppare un’identità più personale, con voci in falsetto, arrangiamenti eleganti e melismi di chiara matrice black. Un ascolto consigliato a chi cerca raffinatezza senza rinunciare alla potenza espressiva del soul più autentico.
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