Economia - 11 luglio 2025, 17:41

Centro commerciale al Palasport, l’eventuale marcia indietro passa dal nodo del tematismo. Cavo: “Se rispettano i contratti, non si può fare niente”

Il presidente cittadino e regionale di Confcommercio non fa giri di parole: “Riteniamo che il Waterfront sia una risorsa, ma non ho mai creduto nel Palazzetto e non ci crederò mai”

Il presidente Marco Bucci ha affrontato il nodo del centro commerciale al Palasport in punta di dizionario, facendone una questione linguistica. “Non è un centro commerciale, ma un centro polifunzionale sportivo, così come è stato definito” ha risposto Bucci ai giornalisti che gli chiedevano conto della furente nota di Confcommercio, allarmata dall’ipotesi di un nuovo ingombrante concorrente alla Foce. E poi ha aggiunto: “È roba del Comune, si può cambiare”. Ma si può davvero cambiare?

Per Alessandro Cavo, presidente genovese e regionale di Confcommercio, tutto ruota attorno alla questione del tematismo: “Bisogna vedere se sarà rispettato, ma se rispettano la contrattualistica normativa non si può fare niente. Doveva essere un distretto tematico e mi pare di capire che non lo è

Riteniamo che il Waterfront sia una risorsa, ma non ho mai creduto nel Palasport e non ci crederò mai” aggiunge Cavo, colpendo dritto al cuore del problema.
Ora, quindi, non resta che rivolgersi alla nuova amministrazione comunale, mentre sale la preoccupazione tra i negozianti della Foce. “Ci affidiamo al Comune affinché faccia tutte le verifiche anche sul tematismo e ci riserviamo in sede legale perché vorremmo verificare che tutte le cose siano fatte bene - conclude Cavo - non abbiamo ancora un appuntamento con l’amministrazione, ma abbiamo chiesto un tavolo di confronto. Abbiamo appreso tutto dai giornali, non abbiamo avuto una comunicazione ufficiale. Intanto i negozianti hanno reagito tra il deluso e il disilluso. È amaro, ma è così”.