Una squadra di maggior qualità, che sappia trasformare la pressione della fiducia riposta dai tifosi in campagna abbonamenti in responsabilità e spinta propulsiva per alzare, poco alla volta, l'asticella.
Saranno il mercato e soprattutto il lavoro delle prossime settimane a dare un quadro sempre più delineato del Genoa versione '25/'26, sembra però avere le idee molto chiare mister Vieira alla vigilia della partenza per la Val di Fassa, aprendo le porte alla stampa al termine di una prima settimana di allenamenti al "Pio-Signorini" per un primo momento di incontro e dialogo. Un saluto in vista della nuova stagione, un'occasione per fare quattro chiacchiere ad ampio raggio. Sul Vecchio Balordo ma non solo, con un uomo che sia da calciatore che da allenatore ha toccato con mano i massimi livelli del mondo pallonaro e deciso di portare la sua esperienza in rossoblù. E restarci.
Non un caso le voci di un interesse per lui da parte di altre società d'alto lignaggio nei mesi scorsi; e nemmeno le parole del patron Sucu: «Avevo paura di perderlo, per noi è parte fondamentale del progetto. Ma è stato di parola». Ed è rimasto a Pegli il tecnico francese, carico più che mai: «Le parole che il presidente ha usato nei miei confronti mi onorano e mi caricano di responsabilità. Sento anche io una grande affinità con lui e con tutta la dirigenza per portare avanti insieme la nostra idea di squadra che si costruisce già da questi primi giorni di preparazione».
Giorni che, passando al campo, sono serviti per alzare il ritmo e l'intensità nelle gambe degli uomini a disposizione, con l'obiettivo di mettere nelle gambe di tutti almeno circa 6 km per sessione, prima di dare il via al fitto calendario delle amichevoli. Martedì l'arrivo a Moena, subito mercoledì la rituale sgambata coi dilettanti locali del Fassa Calcio e quindi Kaiserslautern, Mantova, il triangolare di Oviedo coi locali e il Villarreal, e quindi l'amichevole di Rennes. Un precampionato intenso, in giro per l'Europa, prima del Ferragosto di Coppa Italia, competizione per cui il tecnico garantisce massimo impegno. E non solo nel primo turno.
Per questo che la prima al Ferraris non sarà solo una passerella, ma si punterà a mettere in campo la formazione tipo, sicuramente basandosi sulla difesa a quattro e dando poi spazio davanti a ciò che le circostanze - anche rispetto alle avversarie - via via richiederanno. Lo ha già dimostrato lo scorso anno Vieira di voler variare tra 4-2-3-1 e 4-3-3; un gioco di numeri che non prescinderà però da una linea guida comune: cercare di mettere dentro più qualità possibile. Ecco che allora entrano in gioco non solo i recuperi, come quello di Malinovskyi o dell'ultimo rinnovato Messias, ma anche il mercato.
Al ds Ottolini e alla sua rete di collaboratori - dopo Ellertsson, Stanciu e Gronbaek - il compito di individuare un attaccante che possa interpretare il ruolo come lo scorso anno ha ottimamente dimostrato di saper fare Pinamonti. L'ex Inter è tornato al Sassuolo, i costi dell'operazione di riscatto fissati non erano certo bazzecole (14 milioni ai neroverdi e, soprattutto, 2,5 di ingaggio per il giocatore) ma sembrerebbe non scritta ancora l'ultima parola. L'alternativa, anche se con caratteristiche differenti, sembrerebbe quella di Tengstedt, pista raffreddatasi però nelle ultime settimane.
Non si raffredda invece l'entusiasmo dei tifosi, come detto. La campagna abbonamenti anche quest'anno procede a gonfie vele, avendo già superato quota 20mila tessere staccate in fase di prelazione. Decine di tifosi sono attese intanto in Val di Fassa come di consueto per vedere da vicino, in allenamento, i propri beniamini e chissà che non possa tornare a essere possibile con sempre maggior regolarità anche al "Pio-Signorini"...






