Attualità - 15 luglio 2025, 09:10

Al via la prima manovra economica dell’era Salis: aumenta l’Imu sulle case a canone concordato

L’aliquota passa dallo 0,78 all’1,06 per cento e interesserà ventisette mila abitazioni. Una misura da oltre cinque milioni per far fronte al maxi-disavanzo da cinquanta milioni. Ma i sindacati degli inquilini esprimono perplessità: "Così si rischia di scoraggiare gli affitti calmierati"

Al via la prima manovra economica dell’era Salis: aumenta l’Imu sulle case a canone concordato

È l’aumento dell’Imu sulle abitazioni affittate a canone concordato una delle principali misure previste nella prima manovra economica della nuova giunta guidata dalla sindaca Silvia Salis.

La decisione è stata annunciata ieri dal vicesindaco e assessore al Bilancio, Alessandro Terrile, insieme all’assessore alla Casa, Davide Patrone, durante un incontro con le sigle degli inquilini Sunia, Sicet, Uniat, Federcasa e Aniag.

L’aliquota salirà dallo 0,78 all’1,06 per cento e si applicherà a partire dal saldo dell’Imu di dicembre 2025. Secondo le stime, saranno coinvolti circa 27.000 alloggi, per un gettito aggiuntivo di 5,3 milioni di euro.

"L’aumento medio sarà di circa 190 euro all’anno per ogni immobile – ha spiegato Terrile – ma i contratti a canone concordato continueranno a beneficiare di un’aliquota ridotta del 75% rispetto a quella ordinaria. Si tratta di un intervento che abbiamo cercato in tutti i modi di evitare, ma allo stato attuale è l’unica leva disponibile per far quadrare i conti". 

Il riferimento è al disavanzo da 50 milioni di euro, tra maggiori spese e minori entrate, rispetto al bilancio approvato a fine 2024 dalla precedente amministrazione. La manovra di assestamento, che sarà approvata giovedì in giunta e poi passerà rapidamente al voto del consiglio comunale, vale in totale 26 milioni.

"Riusciremo a garantire i servizi sociali e scolastici fino a fine anno e a completare la pulizia dei rivi prima dell’autunno – ha aggiunto Terrile – ma gli spazi di intervento sono ridottissimi». Tra le principali voci finanziate: 7 milioni per il sociale, 5,5 per la scuola e 250mila euro per rifinanziare, da agosto a dicembre, il Fondo per la morosità incolpevole.

Nonostante la spiegazione dell’amministrazione, la notizia dell’aumento non è stata accolta positivamente dalle associazioni degli inquilini, che avevano chiesto l’incontro proprio per discutere dell’emergenza abitativa in città.

"L’amministrazione ha mostrato disponibilità al confronto – ha commentato Bruno Manganaro, segretario genovese del Sunia – ma l’aumento dell’Imu ci preoccupa. Il rischio è che alcuni proprietari decidano di abbandonare la formula del canone concordato, rendendo più difficile trovare affitti accessibili, soprattutto per giovani, famiglie e lavoratori". 

Preoccupazione condivisa anche da Stefano Salvetti, segretario regionale del Sicet: "A Genova ci sono oltre 35mila abitazioni sfitte, tra pubblico e privato. Il rilancio dell’Agenzia sociale della casa è importante, ma servono strumenti più agili e risorse dedicate. L’aumento dell’Imu rischia di andare nella direzione opposta". 

Durante il vertice si è parlato anche della possibilità di coinvolgere Confindustria per aiutare chi si trasferisce in città per motivi lavorativi e fatica a trovare un alloggio. Confermato anche il rifinanziamento del fondo per la morosità incolpevole, così come l’intenzione di potenziare l’Agenzia della casa.

Intanto, i dati sulla domanda abitativa restano alti: sono circa 2.000 le case pubbliche attualmente sfitte e ogni anno si aggiungono almeno 200 nuove unità in attesa di interventi. A settembre è previsto un nuovo bando per le case popolari, ma solo il 5% di chi entrerà in graduatoria dovrebbe ottenere effettivamente un alloggio.

Un nuovo incontro, questa volta con le associazioni dei proprietari, è previsto per venerdì. Anche lì, il tema centrale sarà l’equilibrio tra esigenze di bilancio e sostenibilità abitativa.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU