Un grande campus universitario a Genova, sul modello delle grandi città europee: è questa la visione condivisa oggi dalla sindaca Silvia Salis e dalla ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, durante un incontro istituzionale avvenuto nella capitale. Al centro del colloquio, la necessità di rafforzare l’attrattività dell’Ateneo genovese attraverso l’ampliamento dell’offerta di alloggi per studenti.
Due le direttrici principali discusse: la partecipazione della città di Genova al bando ministeriale da 1,2 miliardi di euro finanziato dal Pnrr, per la creazione di 60.000 nuovi posti letto in Italia entro giugno 2026, e lo studio di un progetto di housing universitario di ampio respiro da realizzare nell’area dell’ex ospedale psichiatrico di Quarto.
"Garantire il diritto allo studio significa offrire a tutti gli studenti la possibilità di accedere all’università, indipendentemente dalle condizioni economiche – ha dichiarato la ministra Bernini – Per questo, la realizzazione di nuovi studentati rappresenta una priorità assoluta. Incrementare i posti letto è una delle sfide più urgenti per sostenere i nostri giovani".
Sulla stessa linea la sindaca Silvia Salis, che ha posto l’accento sulla carenza storica di strutture per studenti nella città: "Siamo la sesta città d’Italia, con un Ateneo che ha il 30% di iscritti non genovesi, ma non abbiamo un vero studentato. Vogliamo cambiare passo. Genova è universitaria per tradizione e qualità accademica, ma non ancora per vocazione. Il nostro obiettivo è creare un campus universitario moderno e inclusivo, capace di attrarre giovani a studiare, vivere e lavorare qui".
Il progetto per l’area di Quarto – che sarà oggetto di confronto nelle prossime settimane con Cassa depositi e prestiti – non prevede solo posti letto, ma una rigenerazione complessiva, in linea con i modelli più avanzati di residenzialità universitaria. "Dovrà essere un housing universitario nel senso più moderno del termine – precisa Salis – con servizi, spazi di studio e connessione con il tessuto urbano e culturale della città".
Secondo le stime ministeriali, Genova avrebbe un fabbisogno di oltre 9.000 posti letto. La partecipazione al bando Pnrr rappresenta quindi una prima, concreta risposta. "Non vogliamo restare a guardare – conclude la sindaca – Vogliamo essere protagonisti di una trasformazione che valorizzi il merito e costruisca opportunità reali per i giovani".
"La decisione di Genova di cogliere questa occasione – ha concluso Bernini – dimostra quanto la collaborazione tra Governo ed enti locali sia fondamentale per trasformare le risorse in progetti capaci di incidere sulla vita delle persone".






