Il Centro Civico di Cornigliano porterà il nome di Leila Maiocco. Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la mozione 2025/31, sottoscritta dai gruppi Lista Civica Silvia Salis, Alleanza Verdi Sinistra, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Riformiamo Genova. Un’unanimità che, però, non ha visto presenti in aula gli esponenti della minoranza, che hanno abbandonata la seduta prima della votazione: era stato presentato un articolo 55 sul tema Imu, ma non è stato calendarizzato per questa seduta, scatenando le reazioni del centrodestra.
La titolazione resta, comunque, un gesto simbolico e concreto per riconoscere il contributo straordinario di una donna che ha fatto della partecipazione, del dialogo e della giustizia sociale la propria missione quotidiana.
“Leila ha fatto molto per la nostra città, moltissimo per Cornigliano – ha dichiarato il consigliere Massimo Romeo –. Ha guidato il gruppo delle donne che hanno lottato contro l’inquinamento dell’Italsider, ma non si è mai fermata alla protesta: ha costruito soluzioni coinvolgendo istituzioni, cittadini e lavoratori”. A lei si deve la nascita stessa del Centro Civico, pensato come luogo di incontro, discussione e cultura. “Un luogo che rappresenta perfettamente lo spirito di Leila: partecipazione, ascolto, impegno sociale”.
Molti gli interventi, anche commossi, da parte dei presenti in aula, che hanno voluto ricordarne la figura non solo pubblica, ma anche personale. Chi l’ha conosciuta da vicino l’ha definita una “persona speciale, capace di voler bene agli altri” e di lavorare instancabilmente anche dopo il pensionamento. Leila era impegnata nel sociale, distribuiva pacchi alimentari, si occupava di accoglienza e di chi era in difficoltà, senza mai tirarsi indietro.
Il consigliere Claudio Chiarotti ha ricordato come l’impegno di Leila si sia inserito nella trasformazione di Cornigliano: “Era una figura simbolica per un quartiere segnato dalle servitù industriali. Ha saputo coniugare ecologia e giustizia sociale, parlando sempre dal punto di vista dei più deboli”.
A unirsi al ricordo anche la consigliera Maria Luisa Centofanti, che ha lavorato con lei nel Municipio Medio Ponente: “Aveva ricoperto incarichi importanti a Roma, ma ha scelto di tornare a Genova, la sua città, per chiudere il cerchio dove tutto era cominciato. Questa intitolazione serve a chi verrà dopo, a chi leggerà il suo nome e si chiederà chi fosse, scoprendo che dietro ogni diritto c’è sempre qualcuno che ha lottato”.
Molto toccante anche il ricordo del consigliere Si Mohamed Kaabour: “Una settimana prima che se ne andasse ci siamo sentiti. Alla fine della telefonata mi ha detto “ti voglio bene” e io le ho risposto che ci saremmo visti. Non ne ho avuto il tempo. Oggi con questa intitolazione sento di poterle finalmente rispondere”.
L’assessore Davide Patrone, nel dare parere favorevole della giunta, ha voluto ricordare la storia del Centro Civico stesso, nato dalla ristrutturazione di una villa seicentesca grazie ai fondi del salario sociale delle lavoratrici Italsider. Un luogo simbolico che, con l’intitolazione, consolida la sua vocazione pubblica e partecipativa: “Leila Maiocco fu protagonista di una stagione in cui la riqualificazione ambientale si univa alla trasformazione produttiva e alla coesione sociale. Una lezione che merita di essere ricordata”.

