Una città interamente blindata, lo spettro della violenza e degli scontri tra manifestanti, black bloc e forze dell’ordine: ventiquattro anni fa, nel luglio 2001, Genova fu il teatro del vertice del G8 e dell’epilogo più tragico: la morte di Carlo Giuliani, colpito da un proiettile sparato dal carabiniere Mario Placanica durante le manifestazioni in piazza Alimonda, venerdì 20 luglio. Due giorni dopo, l’irruzione nella scuola Diaz e le torture nella caserma di Bolzaneto segnarono indelebilmente la memoria del Paese.
E così, ventiquattro anni da quei giorni, oggi, domenica 20 luglio 2025, Genova torna a interrogarsi su quella ferita ancora aperta. Lo fa attraverso due appuntamenti pubblici, per ricordare Carlo Giuliani, per riflettere sulla democrazia, i diritti e la giustizia, e per trasformare la memoria in azione collettiva.
Alle 14:30 in piazza Alimonda si tiene la commemorazione “Per non dimentiCarlo”, promossa dal Comitato Piazza Carlo Giuliani, con interventi pubblici, la premiazione delle borse di studio istituite in sua memoria e una mostra fotografica curata da Giulio Di Meo, allestita lungo la cancellata della piazza.
In serata, lo Spazio Comune dei Giardini Luzzati propone una serie di appuntamenti aperti alla cittadinanza. Si comincia alle 19:30 con la presentazione dell’autobiografia Vocazione Rivoluzionaria di Luca ‘O Zulù Persico dei 99 Posse, in dialogo con Roberta Pacini. Alle 20:45 sarà proiettato il cortometraggio Il giovane Gallo – Osiamo la speranzadi Edoardo Fantini, prodotto da Cdm Lab.

Gran finale alle 21:15 con il concerto in piazza dei 99 Posse, all’interno del tour È odio mosso d’amore, che ha registrato il sold out. Attualmente è possibile, comunque, iscriversi alla lista d'attesa.






