Attualità - 22 luglio 2025, 15:05

Termovalorizzatore, il Comune non chiude la porta: “Serve rendere Amiu il centro di un polo ambientale ed energetico”

Riduzione, recupero e riutilizzo delle risorse secondo i punti dell’agenda 2030 dell’Onu sono al centro dello studio per un centro di chiusura del ciclo dei rifiuti

Foto Facebook

Foto Facebook

Rendere Amiu un polo centrale nella filiera dei rifiuti, capace di attirare investitori nell’ambito dell’economia circolare, facendone un esempio ambientale ed energetico. È quanto emerge dalla risposta dell’assessora all’Ambiente Pericu, interrogata nel corso del Consiglio Comunale a proposito della possibilità di costruire un termovalorizzatore all’interno del territorio cittadino: “Questo è un tema centrale per la nostra amministrazione - ha spiegato Pericu - il cui obiettivo è la realizzazione di un modello di economia avanzato che si fondi sui principi della riduzione, del riutilizzo, del riciclo, del recupero e della rigenerazione delle risorse Al fine di raggiungere gli obiettivi dello sviluppo sostenibile dettati dall’agenda 2030, sappiamo che le materie devono essere conservate all’interno del ciclo economico il più a lungo possibile minimizzando la produzione di rifiuti”. 

Pericu prosegue: “Pensiamo che quest'ottica rivolta all'economia circolare dia la possibilità di rendere Amiu più efficiente, ma insieme alla valorizzazione dell'economia circolare anche la chiusura del ciclo dei rifiuti che è una priorità. La chiusura del ciclo dei rifiuti è necessaria per rendere Amiu il centro e il motore di un polo ambientale energetico che incentivi anche le imprese della filiera del riciclo.Saranno necessarie delle valutazioni ambientali sia relative alla tipologia di impianto sia relative al suo dimensionamento e la sua localizzazione in un quadro di sostenibilità ambientale”. 

Per Pericu, “la sinergia da sviluppare è quella che mette insieme anche il piano regionale dei rifiuti e le agenzie proposte allo sviluppo di tali politiche. Tenendo conto però che Genova è una città centrale a livello regionale, geograficamente ma anche in relazione alla quantità del materiale prodotto nel caso da conferire in questo centro di chiusura del ciclo. E questo pensiamo di volerlo porre in evidenza in maniera forte e chiara ma saranno sicuramente privilegiate soluzioni ambientalmente compatibili e vantaggiose che eseguiranno le indicazioni relative alla prossimità tra produzione del rifiuto e il suo trattamento e permetteranno al contempo paternariati di collaborazioni con player industriali in grado di sostenere economicamente gli investimenti”.

Isabella Rizzitano

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A SETTEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU