Rendere Amiu un polo centrale nella filiera dei rifiuti, capace di attirare investitori nell’ambito dell’economia circolare, facendone un esempio ambientale ed energetico. È quanto emerge dalla risposta dell’assessora all’Ambiente Pericu, interrogata nel corso del Consiglio Comunale a proposito della possibilità di costruire un termovalorizzatore all’interno del territorio cittadino: “Questo è un tema centrale per la nostra amministrazione - ha spiegato Pericu - il cui obiettivo è la realizzazione di un modello di economia avanzato che si fondi sui principi della riduzione, del riutilizzo, del riciclo, del recupero e della rigenerazione delle risorse. Al fine di raggiungere gli obiettivi dello sviluppo sostenibile dettati dall’agenda 2030, sappiamo che le materie devono essere conservate all’interno del ciclo economico il più a lungo possibile minimizzando la produzione di rifiuti”.
Pericu prosegue: “Pensiamo che quest'ottica rivolta all'economia circolare dia la possibilità di rendere Amiu più efficiente, ma insieme alla valorizzazione dell'economia circolare anche la chiusura del ciclo dei rifiuti che è una priorità. La chiusura del ciclo dei rifiuti è necessaria per rendere Amiu il centro e il motore di un polo ambientale energetico che incentivi anche le imprese della filiera del riciclo.Saranno necessarie delle valutazioni ambientali sia relative alla tipologia di impianto sia relative al suo dimensionamento e la sua localizzazione in un quadro di sostenibilità ambientale”.
Per Pericu, “la sinergia da sviluppare è quella che mette insieme anche il piano regionale dei rifiuti e le agenzie proposte allo sviluppo di tali politiche. Tenendo conto però che Genova è una città centrale a livello regionale, geograficamente ma anche in relazione alla quantità del materiale prodotto nel caso da conferire in questo centro di chiusura del ciclo. E questo pensiamo di volerlo porre in evidenza in maniera forte e chiara ma saranno sicuramente privilegiate soluzioni ambientalmente compatibili e vantaggiose che eseguiranno le indicazioni relative alla prossimità tra produzione del rifiuto e il suo trattamento e permetteranno al contempo paternariati di collaborazioni con player industriali in grado di sostenere economicamente gli investimenti”.