“Tolgo la maglia, mi siedo in tribuna e guarderò da tifoso, con i pop corn”: È con questa battuta che Giovanni Toti sancisce l’addio al mondo della politica attiva. Un mondo di cui è stato protagonista per oltre un decennio, e da cui ora si chiama fuori con parole che suonano come un congedo definitivo. A poco più di un anno dall’inchiesta per corruzione che lo ha travolto (arresti domiciliari, dimissioni e infine una condanna a due anni e tre mesi tramutata in 1.620 ore di lavori socialmente utili grazie al patteggiamento) l’occasione non è di quelle istituzionali, ma resta carica di significato: Toti ha lasciato anche la presidenza dell’assemblea nazionale di Noi Moderati, il partito di cui è stato tra i fondatori. “Ho altro da fare”, ha spiegato, alludendo alla sua nuova vita lontana dai riflettori istituzionali.
Un addio già scritto, forse, ma che oggi assume i contorni di una scelta definitiva. Lo aveva già fatto capire mesi fa, ma stavolta chiude l’ultima porta rimasta aperta: “È giusto lasciare spazio a chi oggi è in prima linea”. Lo aveva detto lo scorso dicembre, tornando brevemente sulla scena all’assemblea di Noi Moderati a Roma. Ora quel ritorno, se mai era sembrato possibile, è archiviato.
Nelle sue parole c’è anche una sorta di investitura: Toti fa il nome di Ilaria Cavo, storica alleata e deputata di Noi Moderati, come figura adatta a prenderne il posto. Un suggerimento diretto ai vertici del partito, Maurizio Lupi in testa. “Ha grandi qualità, se lo merita”, afferma. E non manca una frecciata agli ex compagni di coalizione: un modo per far sapere che lui non dimentica, né gli alleati di un tempo né gli errori recenti.
Nel frattempo, Toti ha cambiato strada. Mentre continua a svolgere i lavori socialmente utili nella sede genovese della Lilt, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, ha messo in piedi un nuovo progetto: un’agenzia di comunicazione chiamata Philia, nata tra Genova e Milano insieme alla sua ex portavoce Jessica Nicolini. “Ora il mio impegno è nel giornalismo e nella comunicazione, e Philia ci sta dando grandi soddisfazioni”, dice, rivendicando la nuova identità professionale.
Ma anche nella nuova veste, non rinuncia a qualche stilettata al suo vecchio mondo: “Se qualcuno ha bisogno di consigli su come vincere e fare bene, può chiedere un contratto alla nostra agenzia: abbiamo partner che ne hanno vinte tante”. Una battuta che è anche un messaggio al centrodestra, quello che non è riuscito a riconfermarsi alle ultime Comunali genovesi. Allora, a spoglio in corso, fu proprio Toti a commentare a modo suo: “Parleranno quelli che hanno perso. Io, quando c’ero, vincevo”.






