Da simbolo di incompiutezza e degrado a nuova scommessa dell’edilizia residenziale genovese: così le cosiddette 'Torri gemelle' di via Chiaravagna, a Sestri Ponente, tornano a nuova vita. Dopo anni di abbandono, con cantieri fermi, facciate incompiute e nessuna prospettiva concreta, i lavori sono ufficialmente ripresi. E sul web, in questi giorni, sono comparsi i primi annunci di vendita degli appartamenti.
Si tratta in prevalenza di bilocali e trilocali, disposti nei vari piani delle due torri, rinominate nel progetto “Torri Ponente”. I prezzi variano a seconda della metratura, dell’esposizione e del piano: si va dai 128 mila euro per un appartamento da 57 metri quadri al nono piano, ai 194 mila per 68 metri quadri al decimo, fino ai 209 mila euro per 77 metri quadri al dodicesimo piano. A disposizione anche unità da 189 mila euro per 78 metri quadri, sempre ai piani alti.
Gli immobili vengono presentati come “nuove costruzioni” ad alta efficienza energetica, in classe avanzata, e dotati di impianti moderni con pompe di calore aria-acqua, ventilconvettori, pannelli solari termici e fotovoltaici sul tetto. Ogni alloggio è dotato di loggia esterna, videocitofono, infissi con vetrocamera gas-argon, persiane in alluminio, pavimenti in gres porcellanato e possibilità di personalizzare “da capitolato” le finiture interne se acquistato entro il 31 dicembre 2025.
Gli impianti sono autonomi, con termoregolazione e contabilizzazione dei consumi. Le spese condominiali, si legge nella descrizione dell'annuncio, resteranno contenute proprio grazie ai sistemi “green” installati. È inoltre disponibile l’acquisto separato di box, posti auto e moto, collegati direttamente con le unità abitative tramite ascensore.
Rimane però ancora un mistero il nome del soggetto, impresa o fondo, che ha acquisito e rilanciato l’operazione. Le torri erano infatti rimaste bloccate per anni, vittime di una lunga storia di promesse mancate, contenziosi edilizi, fallimenti e silenzi istituzionali, come ricostruito in passato anche da La Voce di Genova.
Oggi, però, lo scenario sembra cambiato: i ponteggi sono tornati a salire, gli interni vengono completati e il mercato ha già iniziato a rispondere. Dopo più di un decennio di immobilismo, via Chiaravagna potrebbe finalmente vedere completata quella che per anni è stata un’“opera fantasma”.
L'ASTA DEL 2023
Nel complesso, si tratta di una "piena proprietà di numero 189 unità immobiliari, facenti parte di due torri residenziali di 10 piani costituiti da appartamenti, oltre a posti auto e box di pertinenza, locali e parcheggi ad uso pubblico". L'intero complesso era finito all'asta il 01/03/2023, con una base di partenza pari a 4.345.000 euro, e un'offerta minima a partire da 3.258.750,00 euro.






