Il consiglio regionale ha approvato con 18 voti favorevoli e 12 contrari l’assestamento e la seconda variazione del bilancio di previsione per il triennio 2025-2027. Una manovra che vale complessivamente oltre 174 milioni di euro, provenienti da entrate vincolate e dall’applicazione di avanzo, e che si aggiunge agli stanziamenti già previsti dal bilancio e dalla prima variazione.
Al centro del provvedimento ci sono nuovi fondi destinati a settori ritenuti strategici dall’amministrazione regionale. Tra le voci principali figurano 1,8 milioni di euro per il fondo affitti, 760 mila per lo sport, 340 mila per la cultura, 400 mila per la Protezione civile, 200 mila per il settore emotrasfusionale della sanità, e poi ancora 200 mila per l’agricoltura, 50 mila per l’emigrazione, 50 mila per i taxi, 40 mila per i consumatori e 25 mila euro per la Scuola interregionale di Polizia.
Accanto a queste misure di spesa discrezionale, la manovra include l’assegnazione di fondi vincolati da destinare principalmente alla tutela della salute (94,5 milioni di euro), all’istruzione e formazione (2,9 milioni), all’ambiente (2,3 milioni), alla Protezione civile (1,9 milioni), ai trasporti e alla viabilità (1,6 milioni), al turismo (1,5 milioni) e alle politiche sociali (1,4 milioni). Cresce anche il Fondo strategico per gli investimenti, che viene incrementato di 32,5 milioni di euro.
“È una manovra che si caratterizza per l’attenzione agli aspetti sociali e alle fasce più deboli - ha spiegato il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci - con un focus particolare sul fondo affitti, sullo sport e sulla cultura. Si tratta di un assestamento volto ad adeguare entrate e spese vincolate alle effettive assegnazioni e a rimodulare alcune voci della spesa discrezionale”.
Bucci ha rivendicato la capacità della giunta di intervenire con nuove risorse senza dover procedere a tagli. “Nonostante l’aggravarsi della crisi internazionale - ha aggiunto - siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi prefissati senza decurtare alcuna voce di spesa, ma aggiungendo risorse nei limiti della disponibilità di bilancio. Abbiamo prestato particolare attenzione alle fasce deboli e guardato al 2025, anno in cui la Liguria sarà Regione europea dello sport, con ulteriori investimenti significativi”.






