Attualità - 25 luglio 2025, 08:00

Alla scoperta dei Rolli - Palazzo Spinola Serra

Conosciuto anche con il nome di Palazzo Vincenzo Spinola, questo edificio apre via Canneto il Lungo  e mostra ancora affreschi cinquecenteschi

Prosegue oggi, e andrà avanti per tutti i venerdì successivi, ‘Alla scoperta dei Rolli’, un servizio seriale de ‘La Voce di Genova’ dedicato a una delle caratteristiche principali della nostra città, che è valsa anni fa il riconoscimento Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Si tratta del sistema dei Palazzi dei Rolli: edifici che sono vere e proprie perle del centro storico e non solo. Vi accompagneremo dentro con i nostri racconti, ve li faremo scoprire con le fotografie, vi illustreremo aneddoti e curiosità. Sempre per amore di Genova e delle nostre eccellenze. Buon viaggio insieme a noi!

In una delle vie più ricche di storia del centro storico, via Canneto il Lungo, si trova un altro palazzo in cui si intrecciano secoli di storie familiari e memorie della città stessa.

Si tratta di Palazzo Spinola Serra, che sorge al civico 31 della strada.

Conosciuto anche con il nome di Palazzo Vincenzo Spinola, questo edificio conserva tracce che si muovono tra Medioevo e Rinascimento raccontando le vicende delle famiglie Spinola e Serra. 

Sviluppatosi nel corso dei secoli su preesistenze medievali, tra il Cinquecento e il Seicento l’edificio venne accorpato diventando un unico grande complesso, esempio delle tipiche dimore genovesi.

Originariamente, il primo nucleo era di proprietà di Leonardo Cibo Clavarezza ma fu il figlio Bernardo, nel 1594, ad ampliare l’edificio. Il nipote di Bernardo, Gio Batta Baliano, ampliò a sua volta le pertinenze della struttura sulla strada dei Baruffi, l’attuale via Canneto il Lungo, commissionando la costruzione di nuove stanze.

Registrato all’Estimo come proprietà Spinola nel 1798, tra il 1827 e il 1830 passa ai marchesi Serra a cui rimase fino al 1876.

Affittato a diverse personalità, l’edificio venne ancora una volta ampliato, nella seconda metà del Seicento, subendo nel tempo interventi di ammodernamento e restauri

L’ingresso della residenza nobiliare è incorniciato da un portale in marmo bianco che narra scene mitologiche legate alle Fatiche di Ercole.

Entrando, ci si ritrova al di sotto di volte affrescate in stile grottesco mentre porte e sopraluce dell’atrio sono elementi quattrocenteschi che ancora oggi raccontano il gusto delle famiglie genovesi dell’epoca e le influenze che le contaminazioni e gli scambi commerciali hanno avuto.

Isabella Rizzitano

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