La musica che ci gira intorno - 26 luglio 2025, 08:00

La musica che ci gira intorno - Mille: “Questo è il primo passo del mio ‘Risorgimento’”

Cantautrice, musicista e performer teatrale, sul palco del Balena Festival porterà un live tra pop, elettronica e vintage, senza dimenticare il “telefono Pietro, che passa per il pubblico e poi mi torna indietro”

Un equilibrio che ammicca all’elettronica e al pop, uno stile che sa di retrò, a cui si aggiungono testi mai banali, il tutto impreziosito da una voce raffinata e unica nel suo genere.

Questa è Mille, protagonista all’Arena del Mare il 26 luglio per il Balena Festival.

Il suo è un sound dalle molteplici sfaccettature, un’evoluzione che racconta l’animo di un’artista capace di calamitare l’attenzione su di sé grazie a un talento fuori dagli schemi.

L'avventura solista inizia nel 2020: dopo aver conquistato la finale di X Fator con i Moseek, Elisa Pucci sceglie come suo nome d’arte Mille, comincia a scrivere in italiano e a forgiare quella personalità capace di far coesistere forza e dolcezza. Un progetto che è valso alla cantautrice romana numerosi riconoscimenti come il premio della Critica a Musicultura nel 2021, la vittoria del contest 1mnext 2022, l’opening act di artisti come Max Gazzè e Carmen Consoli, e ancora date e palchi come quello del Concertone del Primo Maggio.

Con l’uscita del singolo ‘Il tempo, le febbri, la sete’, che annuncia l’uscita del suo prossimo disco, ‘Risorgimento’, previsto per questo autunno, Mille ha dato il via a un tour che la sta portando in giro per tutta Italia e che, finalmente, la vedrà protagonista a Genova.

Sono felice - racconta - ho la sensazione di stare davanti a un qualcosa a cui metto un mattoncini dietro l’altro e questo mi fa stare in pace con me stessa. Ecco, sto in pace con me stessa”.

Mille continua: “Il disco è andato in mastering, ora di certo non posso tornare indietro, non si cambia niente. La parte più pignola del progetto, quella dell’alza qui, sistema li, è passata. Sono felice, questa è una cosa bellissima”.

Da brani come ‘Animali, o ‘Cucina Tipica Napoletana’, passando per ‘Giovane Distratta’ e ‘Qualcosa di Stupendo’, arrivando a ‘C’est Fantastique’, Mille ha saputo raccontare un’evoluzione, un cambiamento in cui tante persone si sono riscontrate, facendo proprio ogni brano.

Con il piglio ironico che la contraddistingue, Mille non si risparmia: “Sono cambiata, sì. Intanto non mi stiro più i capelli”, poi analizza con senso critico: “Potrà sembrare una cosa superficiale, cioè della superficie, un aspetto meno sostanziale, ma non lo è. Prima mi stiravo i capelli perché avevo bisogno di un certo rigore, una certa disciplina, che c’è sempre, altrimenti non potrei fare questo lavoro, ma esiste molto di più il presentarmi come sono. Eccomi, questa sono io. Se vi piace bene, se non vi piace, non ci posso fare niente perché manco Gesù Cristo piaceva a tutti”.

Cinque anni di metamorfosi all’apparenza minime ma profonde: “Ho iniziato questo mio progetto nel 2020. Cucina tipica napoletana faceva parte delle prime canzoni scritte in italiano. Era un momento in cui stavo ancora cercando di ritrovarmi in quello che stavo facendo non solo internamente ma anche all’esterno. Ecco che non mi stiro i capelli, li lascio come sono, non ho più usato il phon. Questa diventa la metafora di tutto quello che faccio: ho messo meno filtri e lascio venire fuori quello che ho in mente, in pancia, anche musicalmente parlando”.

Questo si traduce anche in meno sovrastrutture in fase di composizione: “Non ho troppe sovrastrutture anche sintetiche. L’utilizzo dei sintetizzatori è venuto leggermente meno per dare spazio agli strumenti più classici e ai musicisti. In questi anni ho vissuto un’evoluzione, la psicoterapeuta mi ha fatto un sacco bene”.

Nel suo raccontare, Mille tocca un altro tema importante, quello della salute mentale [lo aveva già fatto anche nel singolo ‘Brava Simona' n.d.r.] e lo fa con naturalezza e fermezza, sottolineandone l’importanza, quasi senza rendersene conto. Un messaggio che accomuna sempre di più artisti e artiste, come per esempio Giulia Mei.

Tra dischi e collaborazioni, come quella con Amalfitano ne ‘È uscita la carta del diavolo’, Mille ha trovato il tempo di cimentarsi anche a teatro in una rivisitazione de ‘La locandiera’: “Ho avuto esperienze come attrice tanti anni fa ma in maniera goliardica e con testi che non erano pietre miliari della tradizione teatrale come può essere Goldoni. Sono stata coinvolta dal regista che mi aveva proposto un concerto teatrale, ma quando abbiamo iniziato l’allestimento, mi sono resa conto che erano ottanta minuti di monologo. Sono stata assunta con l’inganno, devo dirlo! In scena sono sola a recitare e interpreto sia la locandiera che il cavaliere grazie a un espediente scenico Insomma, interpreto due personaggi. Quando ho toccato con mano il fatto che fosse un ruolo da interpretare, mi sono divertita tantissimo perché ho potuto mettere tanto di mio. Il personaggio è reinterpretato sotto la mia lente, c’è tanto romanesco e tanto fare comico, cose che ho nella vita di tutti i giorni. Il regista mi ha permesso di portare un scena una locandiera che mi ha fatto sentire a mio agio. Lo spettacolo mi diverte tantissimo e non me l’aspettavo potesse piacermi così tanto”.

Un’esperienza che le ha regalato una sorta di mantra e che ha consolidato il suo modo di stare sul palco, qualunque esso sia: “Il teatro è vero anche quando stai fingendo di essere qualcun altro, ma per fingere di essere qualcun altro devi farlo sinceramente per esser credibile. È stato un bel banco di prova, ma anche una scuola. Che stia cantando o recitando, sono sempre me stessa”.

Genova per Mille si traduce nei cantautori, su tutti Gino Paoli e Paolo Conte: “Genova è una città a cui sono musicalmente vicina - racconta -. L’Arena del Mare per ora l’ho vista solo in fotografia e lascia senza fiato”.

Sul palco del Balena Festival la cantautrice attraverserà una specie di ‘terra di mezzo’: “Un passaggio tra quello che è il mio primo EP, ‘Quanti me ne dai’, i singoli che sono usciti, e il disco che uscirà dopo l’estate. Durante il live farò qualche spoiler ma non dico altro”.

Immancabile il telefono Pietro: “Pietro è sempre tornato indietro, spero torni anche stavolta - sorride -, quello è un punto fermo del concerto. Poi, se becco qualcuno che sta in forma, mi metto a ‘cavacecio’. Insomma, non vedo l’ora”. 

Con Mille sul palco ci sarà la formazione consolidata, la stessa che la accompagnerà nei club per il tour di Risorgimento. Il tutto sempre unito da quel tocco glamour vintage che per lei è diventata una vera e propria cifra stilistica.

Sono grata alle persone che vengono ad ascoltarmi. Dopo il concerto vado al banchetto del merchandising, di cui sono molto orgogliosa perché lo preparo io, e per me diventa un momento in cui vengo sostenuta. Stare con le persone che mi danno questa possibilità di esistere per me è certamente un piacere”.

Mille, c’est fantastique!


 

Chiara Orsetti e Isabella Rizzitano