Un luglio così, in Liguria, non si vedeva da tempo. O forse non si era mai visto. Nel cuore dell’estate, quando le spiagge sono affollate di turisti e residenti, la regione ha vissuto un mese all’insegna dell’instabilità. Una sequenza senza precedenti di allerte gialle per temporali ha scandito le settimane, trasformando l’estate in qualcosa di molto più simile a un lungo e insistente autunno.
A essere colpite con maggiore frequenza sono state le zone del Centro e del Levante, ma in alcune occasioni le allerte hanno riguardato l’intero territorio regionale, a conferma di un’anomalia diffusa e persistente.
Tutto è iniziato nei primissimi giorni del mese, quando dopo una fase di caldo intenso sono comparse le prime avvisaglie di maltempo: nuvole improvvise, rovesci, raffiche di vento e temporali. Da lì in poi è stato un susseguirsi di bollettini, ben cinque in totale dall’inizio di luglio a oggi.
Si sono registrate piogge abbondanti, con picchi come i 48 millimetri caduti in un’ora su Lavagnola, grandinate che hanno colpito coltivazioni e infrastrutture, e un cielo spesso incerto anche nei giorni in cui il sole si affacciava a tratti. Il rischio temporali è rimasto costante, alimentato da correnti instabili e contrasti termici tipici di stagioni diverse.
A rendere il tutto ancora più significativo è il confronto con i dati storici. Le allerte estive, in genere, sono episodi isolati, legati a rapidi passaggi perturbati. Quest’anno, invece, si è registrato un pattern persistente, che gli esperti definiscono eccezionale per frequenza, durata e distribuzione geografica. Un’anomalia che apre interrogativi anche sul fronte dei cambiamenti climatici e della nuova “normalità” meteorologica.