Dovevano concludersi nel marzo del 2025 i lavori di riqualificazione e accessibilità di vico Dritto di Ponticello, la strada storica su cui affacciano la casa di Colombo e le torri di Porta Soprana.
Eppure, a oggi, il cantiere è ancora presente con pesanti disagi sul transito pedonale e non solo di una zona del centro storico sempre più oggetto dell’attenzione turistica.
L’intervento, finanziato con i fondi PNRR per l’abbattimento delle barriere architettoniche, prevede la realizzazione di una rampa accessibile lunga trentacinque metri e larga poco più di un metro e mezzo, composta da sette tratti con pianerottoli di sosta e ringhiera.
Il percorso è pensato per collegare piazza Dante con le torri e con la casa di Colombo mantenendo e valorizzando, al contempo, la pavimentazione storica della strada, a cui si dovranno aggiungere i codici prodotattili per la segnalazione degli accessi e una mappa tattile per l’orientamento di persone con disabilità visiva.
Tutto questo ha certo lo scopo di rendere sempre più accessibili luoghi e monumenti del centro storico ma, dal giorno della sua apertura, il cantiere ha generato disagi resi oggi intollerabili dai ritardi.
Lo spazio lungo vico Dritto di Ponticello, oggi in parte riaperto, si riduce di oltre la metà proprio nella zona della Casa di Colombo, causando difficoltà di passaggio per i residenti ma anche difficoltà nella fruizione di questo luogo per i turisti.
Ma mentre gli operai continuano a portare avanti il loro operato, in tanti stanno cercando di capire quale sia la causa di questo lungo ritardo che sta per superare il quinto mese.
Più volte si è detto che a causare ritardi sia la delicatezza dell’intervento visti i vincoli storici e architettonici ma non è mai stata imputata come versione ufficiale.
I disagi non riguardano solo il transito pedonale.
Con il cantiere, infatti, sono stati decine i posti moto temporaneamente persi in piazza Dante con conseguenti disagi per chi si sposta su due ruote
Non risultano delibere ufficiali degli ultimi mesi che abbiano modificato sostanzialmente il progetto o fissato una nuova data di fine lavori.
Nel frattempo, il cantiere che doveva rendere il centro storico più accessibile continua a essere, per molti, un ostacolo: una situazione che i cittadini auspicano possa risolversi il prima possibile. Un paradosso che mette in luce la difficoltà di intervenire in aree storiche e ad alta densità di fruizione, dove ogni rallentamento pesa sulla vita quotidiana e sull’accoglienza turistica.








