Municipio Centro Ovest - 04 agosto 2025, 08:00

Sampierdarena, la lotta per il commercio: tra burocrazia, degrado e mancanza di parcheggi

Il presidente del CIV Ville Storiche Marco Vacca racconta le problematiche quotidiane di chi resiste nel quartiere. "La nostra forza è l’unione"

Sampierdarena, la lotta per il commercio: tra burocrazia, degrado e mancanza di parcheggi

Sampierdarena, quartiere dalla ricca storia ma dall’anima complicata, si trova ad affrontare non poche difficoltà che vanno oltre le notizie di cronaca. Il tessuto commerciale della zona, infatti, sembra essere diventato un tasto dolente, soprattutto nell’area del mercato di Tre Ponti, rappresentata dal CIV Ville Storiche di Sampierdarena.

A far da guida in uno scenario non sempre roseo è il presidente Marco Vacca, conoscitore esperto del territorio, nonché una delle anime del Circolo Arci La Bellezza di largo Pietro Gozzano, dove il CIV ha la sua sede. “Questo è l’unico locale aperto dopo le 22 - spiega -. Siamo aperti tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, ed è un luogo dove tutti sono i benvenuti, basta che si comportino bene”. Il Circolo non è solo una sede, ma un vero e proprio motore di aggregazione sociale. Qui si svolgono corsi di ballo country, serate di karaoke italiano e latino, lezioni di tango argentino. Di giorno, funge da centro estivo e doposcuola per i bambini, un luogo protetto dove studiare e sentirsi al sicuro, anche con il supporto di maestre volontarie. "Si respira un'aria di legalità", ribadisce Vacca, in un quartiere che, dopo una certa ora, si trasforma in una zona dormitorio dove tutto è chiuso. Nonostante le difficoltà, soprattutto dopo il calo di soci post-Covid, il Circolo si mantiene autonomamente, reinvestendo i pochi guadagni per migliorare la struttura e l'offerta.

Spesso le scelte amministrative si rivelano un peso invece che un aiuto - racconta Vacca parlando delle difficoltà quotidiane -. Un esempio emblematico è la riqualificazione della piazza e del mercato di piazza Tre Ponti, un progetto del 2017 finanziato con fondi europei che si è trasformato in uno spreco monumentale di denaro pubblico. Così com’è stato ristrutturato, di fatto non serve a niente” - dichiara il presidente del CIV con amara lucidità, sottolineando come “due milioni di euro siano stati utilizzati senza alcuna ragione”. Una semplice trasformazione della piazza in un parcheggio, magari con qualche panchina, sarebbe stata “assolutamente molto più utile per il quartiere”.

Anche la creazione di una zona pedonale, seppur nobile nell'intento, è stata “ancora più penalizzante per i commercianti”. Impedire il passaggio delle auto dove già fioriscono le attività è un conto, ma in una piazza dove ci sono poche attività, l'assenza di parcheggi ha allontanato inesorabilmente la clientela.

Una delle piaghe più dolorose che affligge i commercianti è, poi, la burocrazia soffocante: “In questi anni è stato quasi impossibile organizzare eventi, con i municipi ormai privati dei fondi e del potere d'intervento, costringendo i CIV a snervanti peregrinazioni in Comune. Le nostre iniziative spesso richiedono troppi step da seguire, con troppi soldi da spendere che spesso non abbiamo a disposizione. E così, si perdono occasioni buone”.

Ma il  vero tallone d'Achille per il commercio di Sampierdarena, è la cronica e devastante mancanza di parcheggi. La situazione si aggrava drammaticamente il lunedì e il venerdì, quando la presenza del mercato rende introvabili anche i pochi stalli esistenti. Vacca accende una luce di speranza su un vecchio progetto, risalente alla giunta precedente, per ricavare parcheggi sotto un palazzo dove si trovano due macellerie. Se solo si riuscissero a creare “almeno una trentina di posti a pagamento, sarebbe un respiro enorme per il quartiere", portando benefici ai negozianti e potenziali introiti per il Comune, senza necessità di vigilanza aggiuntiva. Tuttavia, si tratta di un investimento ingente in un'area già segnata da complessità.

Il bilancio delle chiusure delle attività, in zona, è preoccupante: “Nell'ultimo anno ci sono state almeno quattro serrande abbassate, a fronte di zero nuove aperture. Locali storici come il negozio di pasta fresca, la polleria e due parrucchieri hanno mollato”. Questo fenomeno non è solo una questione di mancati guadagni, ma spesso deriva dall’impossibilità di trovare figure che abbiano voglia di sostituire i vecchi titolari. La conseguenza diretta, però, è la perdita del “presidio del commerciante”, un vuoto che si traduce in un aumento del degrado e dei problemi, come si osserva anche in altre zone dove la vitalità commerciale è spenta.

Nonostante le immense difficoltà, i CIV di Sampierdarena brillano per la loro straordinaria unione. “Siamo cinque CIV in tutto il municipio, e andiamo molto d'accordo, siamo molto uniti... forse siamo fra i pochi ad avere questa compattezza nel lottare insieme” sottolinea Vacca con orgoglio. Tuttavia, l'efficacia di questa unione è minacciata dalla scarsa partecipazione di molti commercianti. “Non tutti credono nel lavoro che viene portato avanti” - spiega . “molti si aspettano che le manifestazioni si svolgano direttamente davanti al loro negozio, senza rendersi conto che la collaborazione è l'unica via”.

Sampierdarena è un microcosmo delle sfide che molte periferie italiane affrontano. Ma nella battaglia per la sua vitalità, la compattezza dei suoi CIV, la dedizione di figure come Marco Vacca e la luce di punti di riferimento come il Circolo Arci La Bellezza rimangono la speranza più grande per il futuro.
 

Chiara Orsetti

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