Sembra passata un’eternità da quando il presidente Marco Bucci, con tanto di ‘talpa’ ricavata da una pezza recuperata al momento, annunciava con giubilo l’arrivo del mega-escavatore chiamato a realizzare il tunnel per lo scolmatore del Bisagno. Un’opera attesa da un territorio fragile e che troppo spesso ha pagato il conto delle abbondanti piogge. Poi, però, il silenzio.

Dopo l’annuncio alla stampa, invitata sul cantiere proprio per mostrare la talpa arrivata dalla Cina e pronta per essere montata, il cantiere è scomparso dai radar, se ne parla sempre meno e qualcuno sembra anche voler evitare il discorso.
Fino a quando, martedì, l’argomento è arrivato in consiglio regionale grazie all’interrogazione firmata da tutti i consiglieri di opposizione. L’assessore Luca Lombardi, su delega del collega Giacomo Giampedrone, ha annunciato la data: i lavori ripartiranno il 15 settembre.
Ma la promessa all’opposizione non basta e ora il capogruppo del Pd in Regione, Armando Sanna, alza la posta chiedendo una commissione itinerante all’interno del cantiere.
“La talpa dello scolmatore del Bisagno è ferma - si legge nella nota firmata da Sanna - dopo la mia interrogazione in cui mi è stato detto che la talpa meccanica (TBM) ripartirà a settembre, ho chiesto subito una commissione consiliare regionale itinerante sul cantiere per ottenere chiarezza e tempi certi sulla ripartenza”.
“La sicurezza di Genova non può essere trattata con leggerezza o con date rimandate - conclude Sanna - serve trasparenza, ora. Come consiglieri regionali dobbiamo monitorare sul campo l'avanzamento di un'opera fondamentale per la sicurezza di tutti i genovesi”.






