Ore decisive per il futuro della mobilità della Val Bisagno e di Genova.
Questa mattina alle 10,30, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si terrà l’atteso incontro tra la sindaca di Genova Silvia Salis, accompagnata dall’assessore al Bilancio e vicesindaco Alessandro Terrile e dall’assessore alla Mobilità Massimo Ferrante, e il ministro Matteo Salvini.
Sul tavolo, le alternative allo Skymetro, il contestatissimo progetto da tempo al centro del dibattito politico e non solo.
Un incontro che non si svolgerà certo in un clima sereno visti i numerosi botta e risposta arrivati alla vigilia.
Il Mit, nella giornata di ieri, ha pubblicato una nota ufficiale sui fondi destinati all’opera, una mossa che ha suscitato l’immediata reazione del Partito Democratico che lo ha definito uno ‘sgarbo istituzionale’.
“La nota del Ministero, diffusa prima del faccia a faccia tra la sindaca Salis e il ministro Salvini, è un vero e proprio sgarbo istituzionale”, dichiarano i deputati PD Valentina Ghio e Alberto Pandolfo. “Genova non ha bisogno di questi giochetti, ma di una politica seria che abbia a cuore il benessere dei cittadini. È l’ennesimo mezzuccio con cui questa destra cerca di imporre un progetto che il territorio ha bocciato alle urne. Serve un confronto leale tra governo ed enti locali: Genova deve poter scegliere come utilizzare quei fondi per garantire un collegamento rapido alla Val Bisagno. E non è detto che debba essere lo Skymetro”.
Dura e immediata la replica del viceministro Edoardo Rixi (Lega), che rigetta le accuse e rilancia sul rischio di perdere i finanziamenti: “Se oggi Genova rischia di perdere fondi già assegnati per infrastrutture moderne e strategiche, la responsabilità è solo di chi – per motivi ideologici o calcoli politici – vuole cancellare opere già progettate, finanziate e attese da anni. Il PD sta alimentando polemiche sterili invece di lavorare per la città. Noi abbiamo la massima attenzione per Genova, ma non possiamo ignorare leggi e vincoli temporali che anche gli amministratori dovrebbero rispettare”.
Sulla tanto discussa scadenza del 31 dicembre per l'appalto dei lavori, Rixi ridimensiona: “È un finto problema. Se il progetto resta lo stesso, le regole permettono il rifinanziamento nel 2026 con priorità. La verità è che il PD non vuole fare lo Skymetro, punto. Ma Genova merita infrastrutture moderne, non passi indietro”.
Il vertice odierno potrebbe essere decisivo per il destino del finanziamento. La nuova giunta Salis ha più volte espresso dubbi sull’opera e ha avviato un dialogo per proporre soluzioni alternative, tra cui una metropolitana sotterranea o un sistema tramviario di superficie. Ma senza una revisione condivisa con il Governo, il rischio di perdere i fondi resta concreto.
LA NOTA DEL MIT
La nota diffusa dal Ministero nel pomeriggio di ieri ha indicato che in caso di diniego al progetto dello Skymetro da parte della Giunta Comunale, Genova perderà i 398 milioni di euro: “Dopo più di tre anni di lavoro e 398 milioni messi a disposizione, il Comune di Genova ha espresso la volontà di non realizzare Skymetro - si legge nella nota che, poi, chiarisce anche il destino dei fondi in caso di un cambio di progetto - fermo restando che il Comune ha tempo fino al 31 dicembre per sottoscrivere il contratto di appalto, il Mit prende atto della posizione, nel pieno rispetto dell’autonomia della città: se la scelta dell’amministrazione comunale sarà confermata, i fondi saranno revocati anche per soddisfare altre richieste in attesa. Basti pensare, per esempio, ai 96 progetti di trasporto rapido di massa in tutta Italia in attesa di finanziamenti per circa 19 miliardi”.






