Meraviglie e leggende di Genova - 10 agosto 2025, 08:00

Meraviglie e leggende di Genova - Quando in piazza Rossetti si correva dietro a un pallone

La storia del campo sportivo “Libertà” della Foce, i suoi lampioni e le trasformazioni di una piazza simbolo

Meraviglie e leggende di Genova - Quando in piazza Rossetti si correva dietro a un pallone

La folla si era radunata a bordo campo, ricalcando il perimetro dell’area da gioco.

A pochi passi, le due squadre si stavano fronteggiando cercando di avere la meglio tra le urla dei sostenitori che incitavano a gran voce questo o quel giocatore.

A ogni fischio dell’arbitro, le contestazioni si facevano colorite e il malcapitato direttore di gara, a ogni contestazione, sembrava dubitare della propria decisione.

In quel Dopoguerra, il campo sportivo ‘Libertà’ di piazza Rossetti era un vero e proprio luogo simbolo per la città, una fotografia dell’entusiasmo che la fine del conflitto mondiale aveva portato tra la gente.

Oggi forse pochi ricordano che piazza Rossetti fu la cornice di numerose partite di calcio e non solo.

Piazza tra le più importanti della città ed esempio di architettura razionalista italiana, piazza Rossetti, nel periodo compreso tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e l’urbanizzazione definitiva della zona, quella che ancora oggi vediamo, fu il luogo deputato alla nascita del campo sportivo ‘Libertà’.

Sulle ceneri del vecchio cimitero, del lazzaretto e dei cantieri navali Odero smantellati nel 1930, precedenti “vite” di questo tratto della Foce, nel 1947 venne inaugurato il campo sportivo di piazza Rossetti, che con il suo nome onorava la recente Liberazione della città dai nazifascisti. 

I primi edifici della nuova piazza, nella zona orientale, vennero costruiti tra il 1933 e il 1937. Allo scoppio del conflitto, i lavori vennero sospesi per poi riprendere nel 1950, con il blocco occidentale. Otto anni più tardi, la piazza venne ultimata. 

Intanto, il progetto dell’architetto Daneri che si andava costruendo, vide proprio l’arrivo del campo sportivo.

Cinto dalle cortine militari e dotato di un impianto di illuminazione davanti al mare, il ‘Libertà’ divenne rapidamente il cuore sportivo e comunitario della zona, attirando giovani e meno giovani che ogni domenica assistevano alle partite.

Alla fine degli anni Cinquanta, il progetto di Daneri era concluso, anche il campo sportivo venne dismesso per lasciare il posto alla celebre fontana della piazza.

Il campo sportivo “Libertà” non fu solo la culla di decine di squadre amatoriali. In quel rettangolo di Foce nacque anche il primo Genoa Baseball Club, frutto del ritorno di un emigrato genovese dagli Stati Uniti.

Un’altra piccola curiosità: la prima partita giocata fu Foce - Borgo Incrociati. Al triplice fischio il risultato fu un pareggio per due a due.

Oggi piazza Rossetti è, per molti, solo luogo di passaggio o di appuntamento. Eppure i suoi alti lampioni, le geometrie razionaliste e la vicinanza al mare raccontano storie nascoste di una Genova che, fra passato sportivo e nuove destinazioni, non ha mai smesso di cercare e inventare spazi.

 

Isabella Rizzitano

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