La giunta regionale guidata da Marco Bucci è pronta ad aumentare di numero: grazie alla legge approvata in via definitiva dalla Camera prima della pausa estiva, le Regioni con meno di due milioni di abitanti potranno nominare fino a due assessori in più e, di conseguenza, per la Liguria significa passare nel concreto da sette a nove componenti. La norma, firmata dai capigruppo di maggioranza Maurizio Gasparri, Michaela Biancofiore, Alessandro Romeo e Licia Ronzulli, introduce anche un’altra novità: ex assessori e consiglieri potranno tornare a ricoprire incarichi negli enti controllati dalle Regioni, superando il divieto in vigore dal 2013.
A Genova il percorso per recepire la misura era già partito: lo Statuto ligure è stato modificato in prima lettura il 17 giugno, ma per l’ok definitivo occorrerà, nei fatti, un secondo voto a distanza di almeno due mesi. L’appuntamento è quindi fissato per settembre, ma con il sostegno della nuova legge nazionale l’ampliamento della squadra di governo appare ormai certo.
Intanto, in Regione è già iniziato il toto-nomi e sono due gli scenari in campo: il primo prevede un ritocco minimo, rispettando gli accordi tra i partiti del centrodestra siglati lo scorso novembre: un posto alla Lega, con in pole Alessio Piana, oggi consigliere delegato allo Sviluppo economico, e uno a Forza Italia, dove circolano i nomi di Angelo Vaccarezza, segretario dell’aula, e di Claudio Muzio, veterano del partito.
Il secondo scenario, invece, guarda a un rimpasto più profondo, un “tagliando” dopo un anno di mandato. Le forze civiche Vince Liguria e Orgoglio Liguria, oggi rappresentate dal solo Giacomo Giampedrone, potrebbero reclamare spazio. Tra i papabili figurano fedelissimi di Bucci ed ex assessori comunali come Matteo Campora, Pietro Piciocchi o Lorenza Rosso. In questo caso, però, qualcuno degli attuali assessori dovrebbe lasciare la propria delega.






