Attualità - 12 agosto 2025, 08:00

Ponte Morandi, Possetti: "Sette anni sospesi a cercare nei ricordi"

Quest'anno, per la prima volta, sarà lo spazio attiguo al Memoriale a ospitare la cerimonia durante la quale interverrà anche la portavoce del comitato in ricordo delle vittime. Intanto si attende la fine del processo: "Nulla potrà mai compensare ma arrivare alla fine del percorso giudiziario potrà mettere un punto su alcuni obiettivi di questa vicenda"

Ponte Morandi, Possetti: "Sette anni sospesi a cercare nei ricordi"

"Ci penso spesso al dopo, a quando saranno finiti i processi. Per me il dopo è continuare a battagliare per sviscerare tutti i lati di questa vicenda. E continuare a curarci del memoriale". 

Sette anni tra due giorni, e il 14 agosto come ormai da sette anni a questa parte Genova si fermerà per ricordare. Nel pieno di agosto il cassetto della memoria a un lustro e mezzo dalla strage del ponte Morandi non solo non si chiude, ma non è mai stato aperto come adesso, nel pieno del processo di primo grado sulle responsabilità, nel pieno dell'impegno dei familiari delle 43 vittime che persero la vita in quella vigilia di Ferragosto che la città non rimuoverà mai dalla sua memoria. E sotto le arcate del nuovo San Giorgio, in quel memoriale aperto lo scorso inverno e nel pieno a sua volta della ricerca di chi lo saprà far vivere e funzionare per lo scopo per cui è nato, si preparano le celebrazioni in ricordo del 14 agosto 2018.  

Egle Possetti, la portavoce del comitato in ricordo delle vittime, come ogni anno sarà sul palco per gli interventi ufficiali, come ogni anno sarà anche dietro le quinte del lavoro di preparazione, come resta a seguire ogni udienza di quel processo che si avvia, forse entro la prossima primavera, anche ad una prima sentenza.

"Ogni anno - dice  - è sempre più faticoso andare avanti, sembrano tanti sette anni e sembrano pochi contemporaneamente. E' un 'non tempo': ci prepariamo a questi giorni che sono sempre complicati, la vita va avanti ma questi restano giorni complicati".

Quest’anno, la cerimonia e il minuto di silenzio come sempre tra i rintocchi delle campane della diocesi intera e le sirene delle navi in porto, si svolgeranno per la prima volta nello spazio attiguo al Memoriale 14.08.2018, inaugurato lo scorso dicembre.

La sera prima l'anticipo sarà lo spettacolo a Palazzo Tursi, prodotto dal Teatro Nazionale di Genova, che  Pietro Giannini ha costruito a partire dai fatti che hanno disegnato la tragica parabola del crollo del ponte Morandi.

Giovedì 14 agosto, dopo la messa nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo della Certosa, alle 10.45 inizierà la Cerimonia ufficiale con le autorità, la prima volta per la sindaca Silvia Salis insieme al prefetto di Genova Cinzia Torraco, al presidente della Regione Liguria Marco Bucci e al viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi per ricordare con un minuto di silenzio le 43 vittime inghiottite dal viadotto 7 anni fa.

"Cerchi sempre nella tua mente dei ricordi belli con i tuoi familiari che non ci sono più, tutti i momenti che hai vissuto con loro. Una ricerca forsennata - dice Possetti - quello che è avvenuto è stato talmente straziante, talmente devastante che ancora adesso è difficile crederci. La risposta emotiva è cercare nei ricordi".

Oltre il 14 agosto, oltre il giorno che ha segnato per sempre chi è andato via e chi è rimasto, guardare avanti significa immaginare anche come sarà, dopo i processi, quando la giustizia avrà individuato le responsabilità a monte dell'ennesimo disastro italiano.

"Niente mai potrà compensare - conclude Possetti - ma è chiaro che arrivare alla fine di un percorso giudiziario sarà almeno poter chiudere uno scomparto del proprio cervello, mettere un punto su una parte di quelli che sono i tuoi obiettivi in questa vicenda. E uno è quello, il procedimento giudiziario. Si arriva ad un fine, un obiettivo che è importante e molto. Per percepire che ci sia un minimo di giustizia, a chiusura di tutto questo". 

Valentina Carosini

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