Attualità - 14 agosto 2025, 10:35

Il viceministro Edoardo Rixi alle celebrazioni del Morandi: “Chiedo scusa agli utenti, ma cantieri e manutenzione servono a evitare tragedie”

La Liguria, con le sue gallerie e viadotti datati, resta al centro degli interventi precauzionali del governo: “Quel giorno ha cambiato la vita di tante persone: da allora mi dedico alle infrastrutture del Paese”

Il viceministro Edoardo Rixi alle celebrazioni del Morandi: “Chiedo scusa agli utenti, ma cantieri e manutenzione servono a evitare tragedie”

Il viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi, durante le celebrazioni in memoria delle vittime del crollo del Ponte Morandi, spiega l’impegno del governo su manutenzione, controlli e interventi precauzionali sulle infrastrutture liguri, nonostante i disagi per cittadini e automobilisti: “Questa è una tragedia che ha cambiato la vita a tante persone, me compreso - ha detto Rixi - io quel giorno per la prima volta ero viceministro del governo Conte e mi recai proprio il giorno in cui fui ricevuto per le deleghe da sottosegretario, proprio qua, a constatare il crollo del ponte e a informarmi. Da quel momento ho assegnato e mi sono dedicato sostanzialmente alle infrastrutture del Paese, un Paese come buona parte dell’Europa occidentale che ha costruito buona parte delle sue infrastrutture nell’immediato dopo la guerra, soprattutto la rete autostradale, e che per tanti anni si pensavano indistruttibili e probabilmente si sottovalutava anche i rischi dovuti a una carenza di manutenzione”.

Il viceministro ha ricordato come le conseguenze della tragedia abbiano portato a modifiche normative e organizzative: “Quello che è cambiato sono state le norme, sono state anche le norme sulle nuove concessioni, ma anche le norme sulla stabilità dei ponti, il potenziamento delle agenzie rispetto a tutti i temi delle manutenzioni e l’aumento degli interventi”.

Rixi ha riconosciuto che l’incremento dei lavori ha avuto effetti sulla vita quotidiana dei cittadini: “L’aumento degli interventi ha comportato, ahimè, purtroppo anche il fatto che siamo subissati da cantieri, sia sulle autostrade che sulle ferrovie, che creano enormi disagi agli utenti, a cui chiedo scusa, ma che sono fatti per cercare di evitare tragedie come queste”.

Il viceministro ha poi affrontato il tema del ruolo dello Stato e del rapporto con le famiglie delle vittime: “Quello su cui ci dobbiamo interrogare, e questo secondo me è un po’ il tema su cui mi permetto di chiedere un aiuto anche alle famiglie delle vittime, che hanno fatto tantissimo in questi anni e con cui abbiamo collaborato anche per portare a casa la legge votata quest’anno sui risarcimenti, e che verrà completamente attuata alla fine di questo mese, ma è evidente che dobbiamo dare più forza allo Stato. Lo Stato deve essere presente, oggi cerco la mia presenza, delegato dal Presidente del Consiglio, in quanto genovese, in quanto mi sono sempre occupato di questo tema, ma che deve trovare un giusto equilibrio tra la giusta necessità delle aziende private di avere un giusto guadagno, ma anche il fatto che lo Stato deve essere sicuro che le proprie infrastrutture siano assolutamente vigilate e garantiscono a tutti gli utenti il massimo della sicurezza”.

Rixi ha parlato anche dei rapporti con i concessionari e dei processi in corso: “Questi sono elementi che stiamo portando avanti anche con i nuovi rapporti con i concessionari a sottoscrizione di nuovi accordi, in cui però aspettiamo anche da parte della magistratura finalmente una sentenza che ci consenta di legiferare su solide basi, perché ovviamente quello che noi non possiamo dimenticare è che ci sono dei processi in corso e che in base a questi processi verranno assegnate anche delle responsabilità. Io spero che la magistratura faccia presto, perché noi abbiamo disperatamente bisogno di sapere esattamente di chi sono state le responsabilità, in che proporzione e quali potrebbero essere anche gli accorgimenti legislativi da adottare”.

Infine, il viceministro ha ricordato le difficoltà legate alla rete infrastrutturale della Liguria: “Oggi noi ci stiamo muovendo ovviamente con via precauzionale, cercando di ridurre al massimo qualsiasi tipo di rischio, però ovviamente, torno a dire, creando anche disagio alla popolazione che si trova un cantiere, soprattutto in Liguria, dove abbiamo molte gallerie, molti viadotti, una rete particolarmente vecchia, delle situazioni a volte che rendono veramente difficile la vita quotidiana dei cittadini”.

IL MESSAGGIO DEL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE

"Sette anni fa, il crollo del ponte morandi spezzò quarantatré vite e lasciò una ferita profonda nel cuore di Genova, della Liguria e di tutta l'Italia. Oggi ci stringiamo alle famiglie delle vittime, ai loro cari, a tutti coloro che hanno vissuto sulla propria pelle le conseguenze di un dramma che non sarebbe mai dovuto accadere. Nel ricordo di chi non c'è più, rendiamo onore alla reazione straordinaria di una città, di una regione, di un paese che, all'indomani della tragedia, seppero unirsi per ricostruire in tempi record un'opera sicura e moderna, superando divisioni, ostacoli e burocrazia. Un risultato che ha mostrato la forza dei genovesi e dei liguri, la determinazione di tutta la nazione, l'eccellenza del nostro ingegno e la capacità di rialzarsi. E' questa l'Italia dei sì: quella che sceglie di guardare avanti e trasformare il dolore in futuro". 

Lo dice il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini in memoria della tragedia del Ponte Morandi.
 


 

Federico Antonopulo - Chiara Orsetti


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