Sanità - 20 agosto 2025, 15:52

Urgenze al centro della rotta d’autunno della sanità: un sistema unico per prenotare, sedute serali e nei weekend per liberare spazio e blindare la classe ‘U’

È la vera sfida operativa dell’amministrazione Bucci, dopo le promesse da campagna elettorale ora la Liguria aspetta scelte che cambino davvero la vita di chi ha bisogno di cure

Urgenze al centro della rotta d’autunno della sanità: un sistema unico per prenotare, sedute serali e nei weekend per liberare spazio e blindare la classe ‘U’

A settembre, alla ripresa dei lavori della politica regionale, la sanità ligure si ritroverà con le liste d’attesa come dossier-chiave su cui misurare le sue capacità di governo: da un lato i segnali di aggiustamento emersi tra giugno e luglio, dall’altro l’impegno politico annunciato nelle ultime ore per una riorganizzazione ‘di sistema’.

Vale la pena ricordare che il tema è stato uno dei cardini della campagna per le ultime elezioni regionali e che, al netto delle promesse, qualcosa è già stato fatto. Nel primo semestre 2025 le aziende hanno spinto su sedute aggiuntive in fascia serale e nei weekend (33.854 tra visite ed esami) e hanno avviato e rafforzato il ‘percorso di tutela’ per prendere in carico gli appuntamenti che il CUP non riesce a fissare nei tempi della priorità, con alcune migliaia di casi gestiti. 

È un lavoro che ha iniziato a riflettersi sui numeri. La quota di prestazioni D fuori tempo si è ridotta fino al 17,6% e le B attorno al 14,6%, dopo mesi in cui il fuori tempo superava il 35% (dato di contesto utile per leggere il trend). Sul tavolo di settembre, però, la Regione porta una fase due: governo unico delle agende (“tutti gli esami si prenotano al CUP”, stop a canali paralleli), recall via SMS a cinque e tre giorni e sanzione pari al ticket per chi non si presenta senza disdire, oltre al potenziamento del GOPT (il gruppo operativo del percorso di tutela) che interviene quando la priorità non è rispettata.

A fare da cornice c’è la piattaforma nazionale prevista dal DL 73/2024 e le linee guida ministeriali 2025 per l’interoperabilità con i sistemi regionali: un impianto che chiede monitoraggi comparabili e aggiornati, cui il sistema regionale risponde con report ex-ante/ex-post pubblicati a cadenza regolare.

Il presidente Marco Bucci ha indicato la rotta politica per l’autunno: un nuovo sistema digitale di prenotazione e di logistica delle agende per usare al 100% personale e apparecchiature, con l’obiettivo dichiarato di alzare l’offerta del 20–25% e “mettere in sicurezza” le urgenze (U). È qui che si gioca la credibilità dell’annuncio: trasformare una somma di misure (CUP come porta d’ingresso unica, richiamo e sanzioni anti “no-show”, presa in carico dei casi che sforano i tempi, fasce orarie aggiuntive dove serve davvero) in una riduzione stabile delle attese, evitando differenze tra territori e specialità.

Settembre, insomma, arriva con una promessa misurabile: se il nuovo coordinamento digitale e il presidio unico delle agende funzioneranno, per i cittadini la prova sarà concreta. Una telefonata in meno, un appuntamento in più, tempi più vicini allo standard indicato sulla ricetta.

Pietro Zampedroni

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