Attualità - 01 settembre 2025, 15:22

Tratta e prostituzione a Genova: il nuovo rapporto evidenzia sfide e cambiamenti

L’età media supera i 45 anni e la maggior parte delle donne è sudamericana; il fenomeno online rende più difficile l’intervento degli operatori

Foto: Facebook (Terrile)

Foto: Facebook (Terrile)

Si è tenuta oggi a Genova, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, la presentazione dell'ultimo rapporto di ricerca del progetto "HTH Liguria: Hope this Helps - Il sistema Liguria contro la tratta e lo sfruttamento minorile". L’evento ha riunito istituzioni e operatori del settore per fare il punto sulla lotta alla tratta e allo sfruttamento nel territorio ligure, evidenziando progressi ma anche nuove, preoccupanti sfide.

Il lavoro presentato, intitolato "La prostituzione latinoamericana tra permanenze ed evoluzioni", è stato realizzato da Anci Liguria, partner del progetto, in collaborazione con Andrea Torre del Centro Studi Medì, sotto la direzione di Emanuela Abbatecola, docente dell’Università di Genova. L’incontro è stato moderato dal Direttore generale di Anci Liguria, Pierluigi Vinai, e ha visto la partecipazione della Sindaca di Genova, Silvia Salis, degli Assessori regionali Simona Ferro (Pari opportunità) e Massimo Nicolò (Politiche socio-sanitarie e sociali), e dell’Assessora comunale a Welfare e servizi sociali, Cristina Lodi.

La ricerca odierna si concentra sul fenomeno della prostituzione latinoamericana, soprattutto nel centro storico di Genova. La docente Emanuela Abbatecola ha commentato i risultati: "Siamo tornati nei vicoli del centro storico a vent’anni di distanza dalla prima indagine – ha raccontato –. Il panorama è invecchiato ma sostanzialmente invariato: le donne che oggi esercitano il lavoro sessuale sono in gran parte colombiane, con minori presenze dominicane, nigeriane e venezuelane. L’età media è cresciuta, superando i 45 anni, e alcune sono le stesse che avevo incontrato vent’anni fa."

Sebbene il fenomeno presenti eterogeneità e libertà di movimento, il rapporto rileva gerarchie interne e forme di sfruttamento economico, che tuttavia si discostano dalla concezione tradizionale di tratta. Lo studio si inserisce in una serie di ricerche condotte nell’ambito del progetto HTH Liguria dal 2019, già confluite in pubblicazioni scientifiche come Cambi di rotta (2019) sulla mutazione dei racket albanese e nigeriano, Lo sfruttamento lavorativo in Liguria (2021) e La nuova frontiera dello sfruttamento sessuale (2022).

Nonostante alcuni progressi, emergono nuove criticità. Pierluigi Vinai ha osservato: "Questa ricerca nasce da un percorso che portiamo avanti da sette anni. Dai dati emerge un calo dei numeri legati alla tratta, segno che gli sforzi con Comuni, Prefetture e Regione stanno producendo risultati positivi. Ma emerge anche una nuova frontiera preoccupante: i giovani e i minori, soprattutto stranieri non accompagnati, vittime di violenze e sfruttamento sia lavorativo sia sessuale." Vinai ha inoltre segnalato forme specifiche di sfruttamento: "Nel Ponente ligure abbiamo riscontrato forme di sfruttamento nel settore agricolo, mentre sul fronte sessuale il fenomeno è diffuso su tutto il territorio. I dati nazionali mostrano anche che i ragazzi vengono impiegati in negozi etnici, con vittime di età sempre più giovane."

Emanuela Abbatecola ha sottolineato un cambiamento significativo nelle modalità dello sfruttamento: "Il fenomeno si è spostato sempre più verso l’indoor e soprattutto l’online. Questo rende l’attività delle operatrici sociali più complessa, perché è difficile intercettare chi lavora dietro gli schermi. Il lockdown ha accelerato questo processo, che era già in atto prima del Covid."

L’Assessora comunale Cristina Lodi ha fornito un quadro chiaro degli interventi: "In questo anno e mezzo di progettualità abbiamo preso in carico 201 persone." Ha poi evidenziato una criticità fondamentale: "Si tratta di un’attività storica del Comune di Genova, che nel tempo ha visto passaggi da finanziamenti comunali diretti a risorse governative. Oggi uno dei nodi principali riguarda la durata dei progetti: non possiamo fermarci a un anno e mezzo, ma dobbiamo pensare a progetti triennali, per garantire continuità e maggior efficacia degli interventi."

Lodi ha anche sottolineato l’urgenza di ampliare la protezione disponibile: "I posti oggi sono pochissimi: quattro per l’emergenza e quattro per l’autonomia – ha spiegato –. Vorremmo ampliare queste disponibilità e rafforzare la collaborazione con la Questura, per permettere alle persone di avviare un percorso reale di fuoriuscita dalla tratta." Ha infine ricordato il passato progetto Sunrise, che offriva una trentina di posti letto, auspicando un ritorno a quella priorità.

Sul fronte sanitario, Massimo Nicolò ha dichiarato: "Il nostro impegno è sia preventivo sia terapeutico, rivolto a chi è maggiormente esposto a rischi come le malattie sessualmente trasmissibili. I consultori svolgono un ruolo chiave, accogliendo le persone e offrendo supporto sia fisico sia psicologico. Grazie ai fondi del Ministero per le Pari Opportunità investiamo nella prevenzione a 360 gradi, inclusa la tutela della salute mentale e fisica."

Il progetto HTH Liguria è in raccordo con il Numero Verde Nazionale Antitratta 800 290 290, attivo 24 ore su 24, anonimo e gratuito. Pur confermando i risultati raggiunti, il rapporto pone l’accento sulle criticità ancora presenti: la priorità resta garantire percorsi reali di autonomia e fuoriuscita dallo sfruttamento, incrementando le risorse residenziali e prolungando la durata dei progetti. Come ha sintetizzato l’Assessora Lodi: "Non basta accompagnare le persone, bisogna offrire percorsi concreti di autonomia. I numeri ci mostrano che il fenomeno persiste e che servono interventi costanti, coordinati e strutturati."

Il progetto HTH Liguria si configura come modello di intervento integrato, ma il futuro richiede attenzione alle nuove forme di sfruttamento, soprattutto online, e un impegno costante verso i minori vittime di tratta. La Sindaca di Genova, Silvia Salis, ha sottolineato l’importanza dell’evento nei primi mesi del suo mandato: "È per me molto importante, nei primi mesi del mio mandato, poter dare un segnale chiaro e deciso su un tema così delicato e cruciale come quello della tratta di esseri umani. Grazie al lavoro coordinato da Anci Liguria, in sinergia con Regione Liguria, il Ministero per le Pari Opportunità e tutta la rete del progetto HTH e del terzo settore, oggi abbiamo uno nuovo utile strumento di conoscenza, approfondimento e consapevolezza." Salis ha poi delineato gli obiettivi del Comune: "Uno degli obiettivi centrali di questo mandato sarà contrastare con ogni mezzo la tratta degli esseri umani nella nostra città e i dati forniti da questa ricerca ci offrono elementi concreti per intervenire. Lavoreremo in sinergia con tutti i soggetti della rete - istituzioni, operatori, associazioni - per rispondere con forza e determinazione, affinché chi oggi è vittima di sfruttamento e violenza possa trovare una via di liberazione e avere una vita protetta e dignitosa. Non possiamo tollerare che nel 2025 ci siano ancora schiave e schiavi nelle nostre strade o sul web. C'è ancora molto da fare e il Comune di Genova sarà in prima linea perché chi sfrutta, chi schiavizza, chi approfitta della vulnerabilità degli altri, commette un reato, ma anche chi sceglie consapevolmente di alimentare questo sistema, sfruttando i corpi e i bisogni delle persone, ha una responsabilità che non si può più ignorare."

Il progetto HTH Liguria: un modello integrato contro lo sfruttamento

Il progetto "HTH Liguria: Hope this Helps", finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, mira a strutturare percorsi integrati di inclusione sociale per le vittime di tratta e sfruttamento, focalizzandosi sulla promozione dell’autonomia più che sulla sola assistenza.

Il progetto potenzia il “Sistema Liguria”, un modello di governance regionale pubblico-privata, e copre l’intero territorio ligure, con la Regione Liguria come capofila e il Comune di Genova, il Comune di Ventimiglia e l’ATS IN.CON.TRA.RE come soggetti attuatori. Tra il 2018 e il 2025, il progetto ha offerto 31 corsi e laboratori formativi e ha prodotto, nel 2024, delle “Linee Guida Operative”.

Chiara Orsetti


Vuoi rimanere informato sulla politica di Genova e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo GENOVA
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediGenova.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP GENOVA sempre al numero 0039 348 0954317.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU