Domani, sabato 6 settembre, anche Genova sarà protagonista della mobilitazione nazionale indetta dalla Cgil con lo slogan “Fermiamo la barbarie”, un’iniziativa diffusa in tutto il Paese per chiedere la fine della violenza in Palestina e sostenere la missione non violenta della Global Sumud Flotilla.
L’appuntamento in città è fissato alle 17,30 davanti alla Prefettura e si rivolge a lavoratori, studenti, pensionati, associazioni, artisti, intellettuali e giornalisti. “Le adesioni al presidio stanno arrivando numerose – spiega Igor Magni, segretario generale della Camera del Lavoro di Genova – ed è importante partecipare per continuare ad alimentare questa grande onda di solidarietà verso il popolo palestinese”.
Durante la manifestazione una delegazione sarà ricevuta in Prefettura per consegnare un documento con le richieste rivolte al Governo. Nella nota diffusa dalla Cgil nazionale si legge: “Non possiamo più accettare che vengano uccisi impunemente bambini, donne, operatori umanitari, sanitari e giornalisti e che continui la distruzione delle infrastrutture civili rimaste, a partire da ospedali e scuole”.
Al presidio genovese interverrà in collegamento l’europarlamentare Benedetta Scuderi. Numerose le realtà che hanno già aderito, tra cui Anpi Genova, Giuristi Democratici, Music for Peace, Legambiente Liguria, Libera, Acli, Arci, Rete Studenti Medi, Udu, Auser, Emergency, Fnsi e l’Ordine dei Giornalisti liguri, oltre a partiti e movimenti politici locali.
Un fronte ampio e variegato che, sottolinea la Cgil, vuole dare voce a una richiesta condivisa: fermare la violenza e restituire dignità al diritto alla pace.






